Cosa succede se un viaggiatore acquista il biglietto sul treno
Può succedere di salire sul treno senza avere acquistato preventivamente il biglietto.
In questi casi occorre sapere che oltre a pagare il biglietto si dovrà corrispondere una somma aggiuntiva che varia a seconda dei casi.
Dunque, la questione è stata oggetto di riflessione anche giurisprudenziale da parte della Corte di Cassazione e della Corte Costituzionale.
Preliminarmente, occorre evidenziare che la Corte Costituzionale ha inquadrato il rapporto che si instaura tra il viaggiatore e la compagnia ferroviaria che traporta i viaggiatori nell’ambito della tematica dei rapporti contrattuali; quindi il viaggiatore che sale sul treno senza avere prima acquistato il biglietto accetta il rischio di dover pagare la somma ulteriore prevista dalle condizioni generali di trasporto del vettore (che possono variare da caso a caso) proprio perché il viaggiatore è comunque salito sul treno.
La Corte di Cassazione inoltre ha precisato, con la ordinanza n. 12732/2019 del 14.05.2019, che la somma ulteriore da corrispondere equivale ad una penale contrattuale che al pari di qualsiasi altra penale va applicata tutte le volte in cui non viene rispettato un contratto od una singola clausola del contratto; difatti, sempre secondo la predetta ordinanza, chi sale sul treno dimostra di voler concludere un contratto di trasporto e di accettare tutte le condizioni contrattuali, ivi comprese le penali.
Nel caso del trasporto effettuato con TRENITALIA le penali sono indicate nelle condizioni generali del contratto e si possono così riassumere:
- Pagamento del biglietto sul treno ed Euro 50,00 se la somma ulteriore viene pagata sul treno immediatamente al controllore oppure in biglietteria entro 3 giorni;
- Pagamento del biglietto sul treno ed Euro 100,00 se la somma viene pagata in biglietteria entro 15 giorni;
- Pagamento del biglietto sul treno ed Euro 200,00 se la somma viene pagata in biglietteria oltre i 15 giorni e fino ad un massimo di 60 giorni.
Inoltre, negli ultimi due casi occorre aggiungere 5 euro come costo del recupero.
In conclusione il suggerimento che si può dare per evitare di dover corrispondere una somma ulteriore esorbitante rispetto il costo del biglietto – sempre nel caso in cui il viaggiatore non abbia acquistato il biglietto prima di salire sul treno – è di recarsi nell’immediato dal controllare al momento in cui si sale sul treno per fare presente la propria situazione.
Avv. Maria Raffaella Talotta e dott.ssa Ilaria Varì
Cosa succede se un viaggiatore acquista il biglietto sul treno
Può succedere di salire sul treno senza avere acquistato preventivamente il biglietto.
In questi casi occorre sapere che oltre a pagare il biglietto si dovrà corrispondere una somma aggiuntiva che varia a seconda dei casi.
Dunque, la questione è stata oggetto di riflessione anche giurisprudenziale da parte della Corte di Cassazione e della Corte Costituzionale.
Preliminarmente, occorre evidenziare che la Corte Costituzionale ha inquadrato il rapporto che si instaura tra il viaggiatore e la compagnia ferroviaria che traporta i viaggiatori nell’ambito della tematica dei rapporti contrattuali; quindi il viaggiatore che sale sul treno senza avere prima acquistato il biglietto accetta il rischio di dover pagare la somma ulteriore prevista dalle condizioni generali di trasporto del vettore (che possono variare da caso a caso) proprio perché il viaggiatore è comunque salito sul treno.
La Corte di Cassazione inoltre ha precisato, con la ordinanza n. 12732/2019 del 14.05.2019, che la somma ulteriore da corrispondere equivale ad una penale contrattuale che al pari di qualsiasi altra penale va applicata tutte le volte in cui non viene rispettato un contratto od una singola clausola del contratto; difatti, sempre secondo la predetta ordinanza, chi sale sul treno dimostra di voler concludere un contratto di trasporto e di accettare tutte le condizioni contrattuali, ivi comprese le penali.
Nel caso del trasporto effettuato con TRENITALIA le penali sono indicate nelle condizioni generali del contratto e si possono così riassumere:
- Pagamento del biglietto sul treno ed Euro 50,00 se la somma ulteriore viene pagata sul treno immediatamente al controllore oppure in biglietteria entro 3 giorni;
- Pagamento del biglietto sul treno ed Euro 100,00 se la somma viene pagata in biglietteria entro 15 giorni;
- Pagamento del biglietto sul treno ed Euro 200,00 se la somma viene pagata in biglietteria oltre i 15 giorni e fino ad un massimo di 60 giorni.
Inoltre, negli ultimi due casi occorre aggiungere 5 euro come costo del recupero.
In conclusione il suggerimento che si può dare per evitare di dover corrispondere una somma ulteriore esorbitante rispetto il costo del biglietto – sempre nel caso in cui il viaggiatore non abbia acquistato il biglietto prima di salire sul treno – è di recarsi nell’immediato dal controllare al momento in cui si sale sul treno per fare presente la propria situazione.
Avv. Maria Raffaella Talotta e dott.ssa Ilaria Varì
Recent posts.
Ritardo di 40 minuti al lavoro, vigilante licenziato: per la Cassazione il provvedimento è legittimo
Un uomo impiegato in attività di sicurezza presso una banca ha impugnato in tribunale il suo licenziamento, avvenuto a causa di un ritardo di 40 minuti. Se in primo grado il suo ricorso era stato [...]
Nella pronuncia del 4 Novembre la Suprema Corte di Cassazione ha dichiarato illegittimo sottoporre il personale sanitario a eccessivi turni di reperibilità. Questo viene annunciato dal Codacons che riporta un’ordinanza della Corte di Cassazione riconoscendo [...]
Con la sentenza n. 30532/24 RG. n. 3103/2024, la Corte di Cassazione Sez III. Penale si è pronunciata sul ricorso avverso la sentenza emessa dalla Corte di Appello di Lecce in data 05/07/2023, annullando quest'ultima [...]
Recent posts.
Ritardo di 40 minuti al lavoro, vigilante licenziato: per la Cassazione il provvedimento è legittimo
Un uomo impiegato in attività di sicurezza presso una banca ha impugnato in tribunale il suo licenziamento, avvenuto a causa di un ritardo di 40 minuti. Se in primo grado il suo ricorso era stato [...]
Nella pronuncia del 4 Novembre la Suprema Corte di Cassazione ha dichiarato illegittimo sottoporre il personale sanitario a eccessivi turni di reperibilità. Questo viene annunciato dal Codacons che riporta un’ordinanza della Corte di Cassazione riconoscendo [...]