Published On: 2 Aprile 2017Categories: Articoli, Chiara Vaccaro, Diritto Penale

Tenta di rubare bottiglia di sambuca, 40 giorni di carcere

La Corte di Cassazione, sez. IV Penale, con sentenza n.11727/17 depositata il 10 marzo ha confermato la condanna a 40 giorni di reclusione e 40 euro di multa ad un uomo, per il ‘tentato furto’ di una bottiglia di Sambuca da un supermercato.

L’uomo era stato fermato all’uscita di un supermercato con una bottiglia di Sambuca, del valore di 7 euro e 50 centesimi, nascosta sotto la giacca.

La tesi difensiva dell’uomo era basata sui seri problemi di alcolismo e sulle precarie condizioni psico- fisiche dello stesso, al fine di indurre nei Giudici il convincimento che il tentato furto fosse derivato da un raptus causato da un’intossicazione cronica da alcool.

Di diverso avviso sono stati i Giudici del Tribunale e della Corte d’appello, a parere dei quali non era stato possibile ravvisare, nel caso di specie, una tale tipologia di raptus.

Il ricorrente pertanto decideva di adire la Suprema Corte al fine di far valere le sue presunte ragioni.

Anche in questo caso, la strategia difensiva dell’uomo veniva respinta in quanto «la dipendenza da alcool» per «essere causa d’infermità mentale» deve «necessariamente tradursi in un’intossicazione grave, tale da determinare un vero e proprio stato patologico psico-fisico», così «incidendo profondamente sui processi intellettivi e volitivi» della persona.

Di talché i Giudici di legittimità, all’esito di un’attenta valutazione del caso concreto, hanno ritenuto non fondate le doglianze del ricorrente in quanto lo stesso, nel momento del tentato furto, non era inquadrabile quale soggetto “infermo mentalmente”.

Le risultanze derivanti dalle sentenze delle Corti di Merito avevano infatti dimostrato la piena capacità di “intendere e volere” dell’imputato all’atto della commissione del fatto illecito.

Ivi per cui il ricorso in oggetto veniva rigettato dai Giudici di Piazza Cavour.

Dott.ssa Chiara Vaccaro

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Published On: 2 Aprile 2017Categories: Articoli, Chiara Vaccaro, Diritto PenaleBy

Tenta di rubare bottiglia di sambuca, 40 giorni di carcere

La Corte di Cassazione, sez. IV Penale, con sentenza n.11727/17 depositata il 10 marzo ha confermato la condanna a 40 giorni di reclusione e 40 euro di multa ad un uomo, per il ‘tentato furto’ di una bottiglia di Sambuca da un supermercato.

L’uomo era stato fermato all’uscita di un supermercato con una bottiglia di Sambuca, del valore di 7 euro e 50 centesimi, nascosta sotto la giacca.

La tesi difensiva dell’uomo era basata sui seri problemi di alcolismo e sulle precarie condizioni psico- fisiche dello stesso, al fine di indurre nei Giudici il convincimento che il tentato furto fosse derivato da un raptus causato da un’intossicazione cronica da alcool.

Di diverso avviso sono stati i Giudici del Tribunale e della Corte d’appello, a parere dei quali non era stato possibile ravvisare, nel caso di specie, una tale tipologia di raptus.

Il ricorrente pertanto decideva di adire la Suprema Corte al fine di far valere le sue presunte ragioni.

Anche in questo caso, la strategia difensiva dell’uomo veniva respinta in quanto «la dipendenza da alcool» per «essere causa d’infermità mentale» deve «necessariamente tradursi in un’intossicazione grave, tale da determinare un vero e proprio stato patologico psico-fisico», così «incidendo profondamente sui processi intellettivi e volitivi» della persona.

Di talché i Giudici di legittimità, all’esito di un’attenta valutazione del caso concreto, hanno ritenuto non fondate le doglianze del ricorrente in quanto lo stesso, nel momento del tentato furto, non era inquadrabile quale soggetto “infermo mentalmente”.

Le risultanze derivanti dalle sentenze delle Corti di Merito avevano infatti dimostrato la piena capacità di “intendere e volere” dell’imputato all’atto della commissione del fatto illecito.

Ivi per cui il ricorso in oggetto veniva rigettato dai Giudici di Piazza Cavour.

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