Published On: 11 Giugno 2018Categories: IMPRESE

Reati fallimentari: come evitare la bancarotta

Non pagare i propri debiti mediante il fallimento ed evitare i reati fallimentari della bancarotta semplice e bancarotta fraudolenta, con l’assistenza di un consulente specializzato in reati fallimentari.

Intro: Il fallimento non è un crimine, è un’opportunità, concessa dalla legge all’imprenditore, di non pagare i propri debiti. Attenzione però, perché l’imprenditore sopraffatto dai debiti può essere tentato di compiere operazioni sbagliate che possono configurarsi nella bancarotta, un reato che prevede pene fino a 10 anni di carcere.

Vediamo di seguito come evitare la bancarotta

Due tipi di bancarotta: bancarotta semplice e bancarotta fraudolenta

L’imprenditore prossimo al fallimento rischia di compiere operazioni che possono costituire il reato di bancarotta. Uno degli esempi più comuni è la bancarotta semplice preferenziale, che si ha quando l’imprenditore, fortemente indebitato effettua un pagamento ad un creditore invece che ad un altro.

Succede di frequente, infatti, che tra i creditori ci sia quello più pressante. Il rischio è che l’imprenditore sotto pressione effettui un pagamento, magari utilizzando le ultime risorse finanziarie della società, verso questi soggetti, tralasciando coloro che hanno un credito simile ma che non rientrino nelle categorie di creditori sopra elencati o comunque non facciano nulla per riscuotere il proprio credito. In questo caso l’imprenditore commette un’imprudenza e, in caso di fallimento, si troverebbe a dover affrontare l’accusa di bancarotta preferenziale semplice, perché avrebbe violato la par condicio creditorum, ovvero la parità di trattamento dei creditori.

La bancarotta preferenziale fraudolenta si ha quando l’imprenditore, prima o durante la procedura fallimentare, a scopo di favorire taluni creditori a danno di altri, esegue alcuni pagamenti. Questa fattispecie si profila più spesso quando il rapporto con il creditore è di lunga conoscenza se non addirittura amicizia. La differenza tra la bancarotta semplice e la bancarotta fraudolenta è l’intenzionalità, cioè il dolo, di favorire dei creditori.

Esistono poi tipi di bancarotta causati da altre operazioni che l’imprenditore potrebbe imprudentemente attuare, si prenda ad esempio il reato di bancarotta fraudolenta per distrazione. Tale reato si configura nel momento in cui l’imprenditore o l’amministratore della società sottrae, distrae, nasconde o distrugge beni e risorse finanziarie dal proprio patrimonio o da quello collettivo per arricchire se stesso, privando nel contempo i creditori di qualsiasi forma di garanzia patrimoniale su cui soddisfarsi per questo motivo è molto importante affidarsi fin da subito ad un consulente specializzato.

Come evitare la bancarotta:

Per evitare la bancarotta, per prima cosa l’imprenditore deve “congelare” tutti i pagamenti, senza quindi cedere alle pressioni dei creditori. Spesso l’imprenditore indebitato viene subissato di telefonate o email e si trova in situazioni complicate. In questo caso,il consulente può essere di grande aiuto, già in questa fase, facendo da scudo e rispondendo direttamente ai creditori, evidenziando al creditore e ai suoi consulenti i rischi che correrebbero sia l’imprenditore sia il creditore, a cui potrebbe essere revocato il pagamento.

Conclusioni

Il consiglio all’imprenditore in crisi è quindi quello di non compiere operazioni affrettate e di rivolgersi ad un professionista, il quale, in caso di fallimento, potrà condurlo in salvo, facendogli evitare la bancarotta e in generale i reati penali correlati al fallimento.

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Reati fallimentari: come evitare la bancarotta

Non pagare i propri debiti mediante il fallimento ed evitare i reati fallimentari della bancarotta semplice e bancarotta fraudolenta, con l’assistenza di un consulente specializzato in reati fallimentari.

Intro: Il fallimento non è un crimine, è un’opportunità, concessa dalla legge all’imprenditore, di non pagare i propri debiti. Attenzione però, perché l’imprenditore sopraffatto dai debiti può essere tentato di compiere operazioni sbagliate che possono configurarsi nella bancarotta, un reato che prevede pene fino a 10 anni di carcere.

Vediamo di seguito come evitare la bancarotta

Due tipi di bancarotta: bancarotta semplice e bancarotta fraudolenta

L’imprenditore prossimo al fallimento rischia di compiere operazioni che possono costituire il reato di bancarotta. Uno degli esempi più comuni è la bancarotta semplice preferenziale, che si ha quando l’imprenditore, fortemente indebitato effettua un pagamento ad un creditore invece che ad un altro.

Succede di frequente, infatti, che tra i creditori ci sia quello più pressante. Il rischio è che l’imprenditore sotto pressione effettui un pagamento, magari utilizzando le ultime risorse finanziarie della società, verso questi soggetti, tralasciando coloro che hanno un credito simile ma che non rientrino nelle categorie di creditori sopra elencati o comunque non facciano nulla per riscuotere il proprio credito. In questo caso l’imprenditore commette un’imprudenza e, in caso di fallimento, si troverebbe a dover affrontare l’accusa di bancarotta preferenziale semplice, perché avrebbe violato la par condicio creditorum, ovvero la parità di trattamento dei creditori.

La bancarotta preferenziale fraudolenta si ha quando l’imprenditore, prima o durante la procedura fallimentare, a scopo di favorire taluni creditori a danno di altri, esegue alcuni pagamenti. Questa fattispecie si profila più spesso quando il rapporto con il creditore è di lunga conoscenza se non addirittura amicizia. La differenza tra la bancarotta semplice e la bancarotta fraudolenta è l’intenzionalità, cioè il dolo, di favorire dei creditori.

Esistono poi tipi di bancarotta causati da altre operazioni che l’imprenditore potrebbe imprudentemente attuare, si prenda ad esempio il reato di bancarotta fraudolenta per distrazione. Tale reato si configura nel momento in cui l’imprenditore o l’amministratore della società sottrae, distrae, nasconde o distrugge beni e risorse finanziarie dal proprio patrimonio o da quello collettivo per arricchire se stesso, privando nel contempo i creditori di qualsiasi forma di garanzia patrimoniale su cui soddisfarsi per questo motivo è molto importante affidarsi fin da subito ad un consulente specializzato.

Come evitare la bancarotta:

Per evitare la bancarotta, per prima cosa l’imprenditore deve “congelare” tutti i pagamenti, senza quindi cedere alle pressioni dei creditori. Spesso l’imprenditore indebitato viene subissato di telefonate o email e si trova in situazioni complicate. In questo caso,il consulente può essere di grande aiuto, già in questa fase, facendo da scudo e rispondendo direttamente ai creditori, evidenziando al creditore e ai suoi consulenti i rischi che correrebbero sia l’imprenditore sia il creditore, a cui potrebbe essere revocato il pagamento.

Conclusioni

Il consiglio all’imprenditore in crisi è quindi quello di non compiere operazioni affrettate e di rivolgersi ad un professionista, il quale, in caso di fallimento, potrà condurlo in salvo, facendogli evitare la bancarotta e in generale i reati penali correlati al fallimento.

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