Published On: 17 Settembre 2012Categories: Risposte di Scicchitano

Può essere dichiarato decaduto il consigliere comunale che non ha partecipato alle sedute?

Egregio Avvocato,

sono un Consigliere Comunale e negli ultimi mesi ho dovuto affrontare dei seri problemi di salute che mi hanno tenuto lontano dal normale svolgimento delle mansioni inerenti alla mia carica, con conseguente impossibilità di presenziare a diverse sedute consecutive del Consiglio Comunale.

Lo Statuto del Comune di cui sono Consigliere prevede la decadenza del Consigliere che ometta di partecipare, senza giustificato motivo, a cinque sedute consecutive del Consiglio.

Essendo impossibilitato a presenziare ai lavori consiliari per le ragioni già espresse, ho comunicato il mio stato di salute all’Amministrazione alla quale ho sempre inviato i certificati medici attestanti la mia impossibilità a prendere parte alle sedute consiliari.

Ciononostante l’Amministrazione, con delibera del Consiglio Comunale di pochi giorni fa, ha dichiarato di non ritenere idonee le mie giustificazioni e pertanto mi ha dichiarato decaduto dalla carica di Consigliere.

Ritengo che il provvedimento adottato dall’Amministrazione sia illegittimo e mi chiedo se l’Amministrazione, pur in presenza di idonea certificazione medica che attestava il mio stato di salute, poteva sindacare sulla legittimità o meno della mia assenza dalle sedute consiliari.

_____________________

 

Egregio Signore,

per rispondere al suo quesito inizio immediatamente con l’affermare che l’Amministrazione assolutamente non aveva il potere di sindacare sulle ragioni della Sua assenza in presenza di certificazione medica giustificativa della stessa, con la conseguenza che la delibera con cui è stato dichiarato decaduto dalla carica è senza dubbio illegittima.

Occorre chiarire che la partecipazione del Consigliere Comunale alle sedute del Consiglio non esaurisce di certo l’attività del Consigliere, che contempla invece lo svolgimento di tutta una serie di attività individuali di carattere propulsivo, conoscitivo e di controllo.

Tuttavia la partecipazione alle sedute consiliari è di particolare importanza nella misura in cui dimostra un concreto impegno ed interesse del Consigliere verso l’impegno pubblico assunto.

In tale ottica l’astensionismo ingiustificato di un Consigliere Comunale dalle sedute dell’organo cui appartiene è una legittima causa di decadenza qualora l’amministratore mostra disinteresse e negligenza nell’adempiere il proprio mandato, con ciò generando non solo difficoltà di funzionamento dell’organo collegiale cui appartiene, ma violando l’impegno assunto con il corpo elettorale che lo ha eletto e che ripone in lui la dovuta fiducia politico-amministrativa.

Ciò posto, nel caso che La riguarda la Sua assenza era del tutto giustificata da ragioni fondate e comprensibili di salute, il che porta ad escludere l’ipotesi sopra detta dell’assenza ingiustificata, sanzionata da norme di legge ed anche dallo Statuto del Comune cui appartiene con la decadenza.

Ebbene, davanti a siffatte ipotesi la Giurisprudenza, anche recente, è concorde nell’affermare il principio per il quale l’Amministrazione non può sindacare le certificazioni mediche offerte dal Consigliere Comunale a giustificazione delle proprie assenze alle sedute consiliari.

Ne deriva quindi che, in presenza di certificazione medica che giustifica l’assenza, all’Amministrazione è sottratto qualsivoglia controllo in merito ai problemi di salute che coinvolgono l’interessato e quindi in merito alla validità della certificazione prodotta.

Ciò significa che, malgrado la norma Statutaria da Lei richiamata parli di assenze ingiustificate, l’Amministrazione non può compiere alcun controllo/valutazione sulla congruità della giustificazione fornita ma deve ritenere la certificazione medica prodotta valida a priori.

Per tali ragioni ritengo che la declaratoria di decadenza emessa nei Suoi confronti sia illegittima e possa pertanto essere impugnata al TAR per la conseguente declaratoria di nullità.

Sergio Scicchitano

 

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Può essere dichiarato decaduto il consigliere comunale che non ha partecipato alle sedute?

Egregio Avvocato,

sono un Consigliere Comunale e negli ultimi mesi ho dovuto affrontare dei seri problemi di salute che mi hanno tenuto lontano dal normale svolgimento delle mansioni inerenti alla mia carica, con conseguente impossibilità di presenziare a diverse sedute consecutive del Consiglio Comunale.

Lo Statuto del Comune di cui sono Consigliere prevede la decadenza del Consigliere che ometta di partecipare, senza giustificato motivo, a cinque sedute consecutive del Consiglio.

Essendo impossibilitato a presenziare ai lavori consiliari per le ragioni già espresse, ho comunicato il mio stato di salute all’Amministrazione alla quale ho sempre inviato i certificati medici attestanti la mia impossibilità a prendere parte alle sedute consiliari.

Ciononostante l’Amministrazione, con delibera del Consiglio Comunale di pochi giorni fa, ha dichiarato di non ritenere idonee le mie giustificazioni e pertanto mi ha dichiarato decaduto dalla carica di Consigliere.

Ritengo che il provvedimento adottato dall’Amministrazione sia illegittimo e mi chiedo se l’Amministrazione, pur in presenza di idonea certificazione medica che attestava il mio stato di salute, poteva sindacare sulla legittimità o meno della mia assenza dalle sedute consiliari.

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Egregio Signore,

per rispondere al suo quesito inizio immediatamente con l’affermare che l’Amministrazione assolutamente non aveva il potere di sindacare sulle ragioni della Sua assenza in presenza di certificazione medica giustificativa della stessa, con la conseguenza che la delibera con cui è stato dichiarato decaduto dalla carica è senza dubbio illegittima.

Occorre chiarire che la partecipazione del Consigliere Comunale alle sedute del Consiglio non esaurisce di certo l’attività del Consigliere, che contempla invece lo svolgimento di tutta una serie di attività individuali di carattere propulsivo, conoscitivo e di controllo.

Tuttavia la partecipazione alle sedute consiliari è di particolare importanza nella misura in cui dimostra un concreto impegno ed interesse del Consigliere verso l’impegno pubblico assunto.

In tale ottica l’astensionismo ingiustificato di un Consigliere Comunale dalle sedute dell’organo cui appartiene è una legittima causa di decadenza qualora l’amministratore mostra disinteresse e negligenza nell’adempiere il proprio mandato, con ciò generando non solo difficoltà di funzionamento dell’organo collegiale cui appartiene, ma violando l’impegno assunto con il corpo elettorale che lo ha eletto e che ripone in lui la dovuta fiducia politico-amministrativa.

Ciò posto, nel caso che La riguarda la Sua assenza era del tutto giustificata da ragioni fondate e comprensibili di salute, il che porta ad escludere l’ipotesi sopra detta dell’assenza ingiustificata, sanzionata da norme di legge ed anche dallo Statuto del Comune cui appartiene con la decadenza.

Ebbene, davanti a siffatte ipotesi la Giurisprudenza, anche recente, è concorde nell’affermare il principio per il quale l’Amministrazione non può sindacare le certificazioni mediche offerte dal Consigliere Comunale a giustificazione delle proprie assenze alle sedute consiliari.

Ne deriva quindi che, in presenza di certificazione medica che giustifica l’assenza, all’Amministrazione è sottratto qualsivoglia controllo in merito ai problemi di salute che coinvolgono l’interessato e quindi in merito alla validità della certificazione prodotta.

Ciò significa che, malgrado la norma Statutaria da Lei richiamata parli di assenze ingiustificate, l’Amministrazione non può compiere alcun controllo/valutazione sulla congruità della giustificazione fornita ma deve ritenere la certificazione medica prodotta valida a priori.

Per tali ragioni ritengo che la declaratoria di decadenza emessa nei Suoi confronti sia illegittima e possa pertanto essere impugnata al TAR per la conseguente declaratoria di nullità.

Sergio Scicchitano

 

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