Possesso ventennale azienda: possibile acquisto della proprietà
Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione con la sentenza del 5/3/2014 n.5087 hanno affermato che il possesso continuato ventennale dell’azienda ne consente l’acquisto a titolo originario della proprietà.
Il ragionamento seguito dalle Sezioni Unite per giungere a tale conclusione è il seguente: posto che il possesso dell’azienda non è escluso da alcuna disposizione di legge, anzi, è espressamente previsto e sancito (si pensi, ad esempio, all’art. 670 c.p.c. che ammette il sequestro delle aziende o di altre universalità di beni quando ne sia controversa la proprietà o il possesso; o ancora, l’art. 2556 c.c. che al primo comma richiede che i contratti aventi ad oggetto il trasferimento della proprietà o il godimento dell’azienda devono essere provati per iscritto) non vi è motivo per escludere che, in concorso con gli altri requisiti di legge, il possessore dell’azienda ne acquisti la proprietà a titolo originario.
Ne deriva, dunque, il seguente principio: “l’azienda deve essere considerata come un bene distinto dai singoli componenti, suscettibile di essere unitariamente posseduto e, nel concorso degli altri elementi indicati dalla legge, usucapito”.
Possesso ventennale azienda: possibile acquisto della proprietà
Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione con la sentenza del 5/3/2014 n.5087 hanno affermato che il possesso continuato ventennale dell’azienda ne consente l’acquisto a titolo originario della proprietà.
Il ragionamento seguito dalle Sezioni Unite per giungere a tale conclusione è il seguente: posto che il possesso dell’azienda non è escluso da alcuna disposizione di legge, anzi, è espressamente previsto e sancito (si pensi, ad esempio, all’art. 670 c.p.c. che ammette il sequestro delle aziende o di altre universalità di beni quando ne sia controversa la proprietà o il possesso; o ancora, l’art. 2556 c.c. che al primo comma richiede che i contratti aventi ad oggetto il trasferimento della proprietà o il godimento dell’azienda devono essere provati per iscritto) non vi è motivo per escludere che, in concorso con gli altri requisiti di legge, il possessore dell’azienda ne acquisti la proprietà a titolo originario.
Ne deriva, dunque, il seguente principio: “l’azienda deve essere considerata come un bene distinto dai singoli componenti, suscettibile di essere unitariamente posseduto e, nel concorso degli altri elementi indicati dalla legge, usucapito”.
Recent posts.
Con la pronuncia n. 25472 del 2024, la Corte di Cassazione si è espressa in tema di danno da emotrasfusioni e, in particolare, sulla sussistenza della responsabilità non soltanto della struttura sanitaria ma anche del [...]
L'ordinanza n. 30079 della Corte di Cassazione, emessa il 21 novembre 2024 dalla Sezione Lavoro, si inserisce nell’ambito della giurisprudenza consolidata riguardante il licenziamento disciplinare e il diritto di accesso agli atti durante i procedimenti [...]
Con l’ordinanza n. 26184 del 7 ottobre 2024 la Suprema Corte di Cassazione si esprime sulla questione riguardante la responsabilità dei soci a seguito dell’estinzione della società. La fattispecie da cui trae origine la pronuncia [...]
Recent posts.
Con la pronuncia n. 25472 del 2024, la Corte di Cassazione si è espressa in tema di danno da emotrasfusioni e, in particolare, sulla sussistenza della responsabilità non soltanto della struttura sanitaria ma anche del [...]
L'ordinanza n. 30079 della Corte di Cassazione, emessa il 21 novembre 2024 dalla Sezione Lavoro, si inserisce nell’ambito della giurisprudenza consolidata riguardante il licenziamento disciplinare e il diritto di accesso agli atti durante i procedimenti [...]