Published On: 16 Luglio 2018Categories: IMPRESE

Boom di pignoramenti in italia: come fronteggiare l’esposizione debitoria

In Italia nel 2015 sono andati all’asta giudiziaria più di 225.000 immobili e si stima che nel giro di cinque anni saranno più di 1.600.000 quelli che verranno sottoposti a pignoramento.
I dati diffusi dal IlSole24Ore fotografano una condizione allarmante per migliaia di italiani che arrivano a perdere la propria abitazione poiché non riescono, in alcun modo, a fronteggiare i propri debiti, nella maggior parte dei casi contratti con le Banche per rate di mutuo non pagate.
Tuttavia, prima di arrivare al punto di non ritorno di perdere un immobile di proprietà per saldare i propri debiti, un’altra soluzione è possibile.

Occorre infatti considerare che in Italia non aumentano solo i casi di insolvenza commerciale (che normalmente trovano nei piani di risanamento e negli altri strumenti predisposti dalla Legge Fallimentare la loro soluzione), ma aumenta anche la cosiddetta “insolvenza civile”.
I “debitori civili” – ad esempio la persona fisica non imprenditore o il consumatore – nel nostro ordinamento sono stati ritenuti assoggettabili ad una sorta di procedura concorsuale (appositamente prevista e diversa da quelle previste dalla Legge Fallimentare per gli imprenditori commerciali) solo per effetto della Legge n. 3 del 27/01/2012, introducendo nel nostro ordinamento le procedure di composizione della “crisi da sovraindebitamento”, finalizzate a risolvere tutte le ipotesi di “insolvenza civile” ed evitare quindi le aggressioni patrimoniali da parte dei creditori insoddisfatti.
Soluzioni stragiudiziali di composizione della crisi, che verranno introdotti per effetto dei decreti attuativi che il Governo dovrà emettere per effetto della legge delega n. 155/2017, ma che richiedono comunque l’ausilio di un professionista.

In ogni caso si evidenzia che, coloro che sono già stati colpiti dalle azioni esecutive intraprese dal singolo creditore (ad esempio un pignoramento immobiliare), potranno nel frattempo tentare di raggiungere un accordo tra le parti attraverso accordi stragiudiziali raggiunti a margine dell’imminente pignoramento.

Con l’ausilio di un professionista specializzato nel settore delle esecuzioni è possibile definire i contenziosi con i creditori mediante accordi che esulano dalla procedura esecutiva in essere e che possano essere vantaggiosi e poco dispendiosi per entrambe le parti.
L’intervento del professionista mira a risolvere totalmente la situazione debitoria fornendo un’assistenza e una consulenza globale al cliente, stragiudiziale e legale, per tutto l’iter della pratica.

Le soluzioni proposte al debitore per evitare la procedura esecutiva possono essere le più svariate e cambiano in base ad ogni situazione debitoria; ci limitiamo a citarne alcune:

  1. La possibilità di rientrare dall’esposizione debitoria mediante un saldo e stralcio, ossia una proposta transattiva tramite la quale si ottenga una riduzione percentuale dell’intero debito. Debitore e creditore si accordano per il pagamento di una somma “a saldo”, il debitore si impegna a pagare un ammontare minore rispetto al debito totale residuo in tempi brevi e al contempo il creditore, una volta ottenuto il pagamento accordato, dichiarerà di non avere più alcuna pretesa debitoria (“a stralcio”);
  2. La predisposizione di piani di rientro dilazionati nel tempo per saldare il debito che tengano conto, a seguito di un studio approfondito da parte del professionista della situazione finanziaria del debitore, le reali capacità contributive del debitore.

Lo scopo è quello di rendere sostenibile il carico debitorio da corrispondere all’ente creditore, facilitando il pagamento del proprio debito e mettendolo nuovamente nelle “condizioni economiche” adatte per soddisfare completamente i creditori ed estinguere la posizione debitoria.

È dunque necessario farsi assistere da una guida altamente specializzata nel settore delle esecuzioni al fine di poter evitare che la fase esecutiva di un contenzioso – dovuto da una esposizione debitoria acclarata – possa portare a conseguenze irreparabili come la perdita di un immobile.

Qualora poi si trattasse di una esposizione debitoria generalizza e diffusa e nei confronti una pluralità di creditori, tanto da poter essere qualificata come una situazione di “insolvenza civile”, il debitore persona fisica potrà in futuro avvalersi delle procedure di accertamento e composizione della crisi che verranno introdotte nel nostro ordinamento dal Governo, in attuazione della L.Delega n155/2017

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Boom di pignoramenti in italia: come fronteggiare l’esposizione debitoria

In Italia nel 2015 sono andati all’asta giudiziaria più di 225.000 immobili e si stima che nel giro di cinque anni saranno più di 1.600.000 quelli che verranno sottoposti a pignoramento.
I dati diffusi dal IlSole24Ore fotografano una condizione allarmante per migliaia di italiani che arrivano a perdere la propria abitazione poiché non riescono, in alcun modo, a fronteggiare i propri debiti, nella maggior parte dei casi contratti con le Banche per rate di mutuo non pagate.
Tuttavia, prima di arrivare al punto di non ritorno di perdere un immobile di proprietà per saldare i propri debiti, un’altra soluzione è possibile.

Occorre infatti considerare che in Italia non aumentano solo i casi di insolvenza commerciale (che normalmente trovano nei piani di risanamento e negli altri strumenti predisposti dalla Legge Fallimentare la loro soluzione), ma aumenta anche la cosiddetta “insolvenza civile”.
I “debitori civili” – ad esempio la persona fisica non imprenditore o il consumatore – nel nostro ordinamento sono stati ritenuti assoggettabili ad una sorta di procedura concorsuale (appositamente prevista e diversa da quelle previste dalla Legge Fallimentare per gli imprenditori commerciali) solo per effetto della Legge n. 3 del 27/01/2012, introducendo nel nostro ordinamento le procedure di composizione della “crisi da sovraindebitamento”, finalizzate a risolvere tutte le ipotesi di “insolvenza civile” ed evitare quindi le aggressioni patrimoniali da parte dei creditori insoddisfatti.
Soluzioni stragiudiziali di composizione della crisi, che verranno introdotti per effetto dei decreti attuativi che il Governo dovrà emettere per effetto della legge delega n. 155/2017, ma che richiedono comunque l’ausilio di un professionista.

In ogni caso si evidenzia che, coloro che sono già stati colpiti dalle azioni esecutive intraprese dal singolo creditore (ad esempio un pignoramento immobiliare), potranno nel frattempo tentare di raggiungere un accordo tra le parti attraverso accordi stragiudiziali raggiunti a margine dell’imminente pignoramento.

Con l’ausilio di un professionista specializzato nel settore delle esecuzioni è possibile definire i contenziosi con i creditori mediante accordi che esulano dalla procedura esecutiva in essere e che possano essere vantaggiosi e poco dispendiosi per entrambe le parti.
L’intervento del professionista mira a risolvere totalmente la situazione debitoria fornendo un’assistenza e una consulenza globale al cliente, stragiudiziale e legale, per tutto l’iter della pratica.

Le soluzioni proposte al debitore per evitare la procedura esecutiva possono essere le più svariate e cambiano in base ad ogni situazione debitoria; ci limitiamo a citarne alcune:

  1. La possibilità di rientrare dall’esposizione debitoria mediante un saldo e stralcio, ossia una proposta transattiva tramite la quale si ottenga una riduzione percentuale dell’intero debito. Debitore e creditore si accordano per il pagamento di una somma “a saldo”, il debitore si impegna a pagare un ammontare minore rispetto al debito totale residuo in tempi brevi e al contempo il creditore, una volta ottenuto il pagamento accordato, dichiarerà di non avere più alcuna pretesa debitoria (“a stralcio”);
  2. La predisposizione di piani di rientro dilazionati nel tempo per saldare il debito che tengano conto, a seguito di un studio approfondito da parte del professionista della situazione finanziaria del debitore, le reali capacità contributive del debitore.

Lo scopo è quello di rendere sostenibile il carico debitorio da corrispondere all’ente creditore, facilitando il pagamento del proprio debito e mettendolo nuovamente nelle “condizioni economiche” adatte per soddisfare completamente i creditori ed estinguere la posizione debitoria.

È dunque necessario farsi assistere da una guida altamente specializzata nel settore delle esecuzioni al fine di poter evitare che la fase esecutiva di un contenzioso – dovuto da una esposizione debitoria acclarata – possa portare a conseguenze irreparabili come la perdita di un immobile.

Qualora poi si trattasse di una esposizione debitoria generalizza e diffusa e nei confronti una pluralità di creditori, tanto da poter essere qualificata come una situazione di “insolvenza civile”, il debitore persona fisica potrà in futuro avvalersi delle procedure di accertamento e composizione della crisi che verranno introdotte nel nostro ordinamento dal Governo, in attuazione della L.Delega n155/2017

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