Published On: 12 Marzo 2017Categories: Articoli, Ettore Salvatore Masullo, News

Lotta alla povertà: via libera al reddito di inclusione

Con l’approvazione definitiva del 9.03.2017 il Senato ha dato il via libera alla legge delega per istituire il reddito di inclusione finalizzato a contrastare il fenomeno della povertà ormai in crescita da diversi anni in Italia.

Gli aiuti saranno destinati a 400.000 famiglie (per un totale di 1 milione e 770mila persone) e il tetto massimo del sostegno sarà elevato dai 400 euro (dell’attuale S.I.A.) a 480 euro mensili, estendendo anche i requisiti per accedervi.

Il provvedimento approvato sarà rivolto sia ai cittadini italiani sia agli stranieri, ma sarà fissato un periodo minimo di residenza nel territorio nazionale per avere diritto al beneficio (ancora da stabilire).

Inoltre per accedere all’assegno mensile occorrerà dimostrare di trovarsi  al di sotto di un certo livello di reddito secondo i parametri I.s.e.e. nonché di essere disponibili a seguire programmi di inserimento lavorativo per evitare che gli assistiti rimangano intrappolati in una condizione di bisogno.

La riforma in questione, pur se nella fase embrionale in quanto necessita dei decreti attuativi del Governo entro sei mesi e del passaggio obbligato alle Camere per i pareri delle commissioni, rappresenta una novità assoluta nel panorama politico italiano in quanto per la prima volta prevede l’introduzione di una misura di contrasto della povertà assoluta di carattere universale e nazionale, articolata in parte in un beneficio economico e in parte in servizi alla persona.

Dott. Ettore Salvatore Masullo

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Published On: 12 Marzo 2017Categories: Articoli, Ettore Salvatore Masullo, NewsBy

Lotta alla povertà: via libera al reddito di inclusione

Con l’approvazione definitiva del 9.03.2017 il Senato ha dato il via libera alla legge delega per istituire il reddito di inclusione finalizzato a contrastare il fenomeno della povertà ormai in crescita da diversi anni in Italia.

Gli aiuti saranno destinati a 400.000 famiglie (per un totale di 1 milione e 770mila persone) e il tetto massimo del sostegno sarà elevato dai 400 euro (dell’attuale S.I.A.) a 480 euro mensili, estendendo anche i requisiti per accedervi.

Il provvedimento approvato sarà rivolto sia ai cittadini italiani sia agli stranieri, ma sarà fissato un periodo minimo di residenza nel territorio nazionale per avere diritto al beneficio (ancora da stabilire).

Inoltre per accedere all’assegno mensile occorrerà dimostrare di trovarsi  al di sotto di un certo livello di reddito secondo i parametri I.s.e.e. nonché di essere disponibili a seguire programmi di inserimento lavorativo per evitare che gli assistiti rimangano intrappolati in una condizione di bisogno.

La riforma in questione, pur se nella fase embrionale in quanto necessita dei decreti attuativi del Governo entro sei mesi e del passaggio obbligato alle Camere per i pareri delle commissioni, rappresenta una novità assoluta nel panorama politico italiano in quanto per la prima volta prevede l’introduzione di una misura di contrasto della povertà assoluta di carattere universale e nazionale, articolata in parte in un beneficio economico e in parte in servizi alla persona.

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