Published On: 16 Luglio 2017Categories: Articoli, News, Sergio Scicchitano

L'ANAC secondo il nuovo codice degli appalti

Con il nuovo codice degli appalti, D.Lgs. n. 50/2016 il legislatore ha ridescritto il quadro dei poteri dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, meglio nota come ANAC, prevedendo un rafforzamento delle sue funzioni, l’attribuzione di nuove competenze e dettando il principio generale per cui le funzioni di regolazione, vigilanza e controllo sul mercato delle commesse pubbliche debbano essere esercitare anche al fine di prevenire e contrastare le condotte illecite e corruttive.

Per quanto concerne il potenziamento delle funzioni di vigilanza ed il potere sanzionatorio, il D.Lgs. 50/2016 investito l’ANAC del potere di vigilare in materia di contratti pubblici di lavori, forniture e servizi, anche di interesse regionale, inclusi o esclusi dall’abito del predetto codice; la previsione con la quale si sottopone al controllo dell’ANAC anche i contratti secretati o quelli che esigono particolari misure di sicurezza; la vigilanza collaborativa per affidamenti di particolare interesse; il potere di completare la vigilanza con un correlato, quanto necessario, potere sanzionatorio.

La novità maggior rilievo è rappresentata dal nuovo potere regolatorio, ex art. 218 D.Lgs. 50/2016, che il legislatore ha attribuito all’ANAC, potere fondamentale per garantire una compiuta attuazione della riforma del settore e una più effettiva ed efficace vigilanza.

Accanto all’estensione dei poteri dell’ANAC in materia di vigilanza e regolazione, vi sono altri poteri e funzioni, già della stessa esercitati in vigenza del D.Lgs. 163/2006, che hanno subito profonde modifiche tanto da poter essere considerati come nuovi. Particolare interesse rivestono le modifiche previste per l’istituto del precontenzioso attraverso il quale l’ANAC può, oggi, incidere in maniera assai più significativa rispetto al passato sul corretto svolgimento delle procedure di gara.

Infine, tra le nuove funzioni riconosciute all’ANAC vanno annoverati:

  • la tenuta dell’elenco delle stazioni appaltanti che operano mediante affidamenti diretti nei confronti di proprie società in-house;
  • la gestione del Casellario informatico e dell’Osservatorio;
  • la gestione della Banca dati nazionale dei contratti pubblici.

Se per gli operatori della materia non risulta facile orientarsi all’interno del nuovo testo legislativo, figuriamoci per chi non è del settore.

Un ottimo aiuto può arrivare dal nuovo lavoro dell’Avv. Prof. Alberto Gamberini e dell’Avv. Marco Giustiniani i quali affrontano in maniera chiara ed esaustiva il D.Lgs. n. 50 del 18 aprile 2016.

Dello stesso avviso è il Presidente della V sezione del Consiglio di Stato Dott. Francesco Caringella il quale nella sua prefazione al libro in commento afferma che lo stesso fornisce “un quadro della materia, organico, puntuale ed esaustivo, fornito dalla magia rara e preziosa della semplicità. Ogni istituto viene analizzato nelle sue coordinate teoriche e spiegato nelle sue applicazioni pratiche, stendendo un tappeto rosso sul quale per il lettore diventa facile e piacevole camminare in direzione della meta”.

L’autorevolezza, lo spessore giuridico ed il libero pensiero del Presidente Caringella chiariscono, ove ve ne fosse bisogno, che l’opera degli amici Alberto e Marco arricchisce l’interpretazione di una materia tutt’altro che semplice e facilità non poco gli operatori del settore a comprendere e mettere in pratica esecuzione gli istituti ad essa connessi.

Avv. Prof. Sergio Scicchitano

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L'ANAC secondo il nuovo codice degli appalti

Con il nuovo codice degli appalti, D.Lgs. n. 50/2016 il legislatore ha ridescritto il quadro dei poteri dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, meglio nota come ANAC, prevedendo un rafforzamento delle sue funzioni, l’attribuzione di nuove competenze e dettando il principio generale per cui le funzioni di regolazione, vigilanza e controllo sul mercato delle commesse pubbliche debbano essere esercitare anche al fine di prevenire e contrastare le condotte illecite e corruttive.

Per quanto concerne il potenziamento delle funzioni di vigilanza ed il potere sanzionatorio, il D.Lgs. 50/2016 investito l’ANAC del potere di vigilare in materia di contratti pubblici di lavori, forniture e servizi, anche di interesse regionale, inclusi o esclusi dall’abito del predetto codice; la previsione con la quale si sottopone al controllo dell’ANAC anche i contratti secretati o quelli che esigono particolari misure di sicurezza; la vigilanza collaborativa per affidamenti di particolare interesse; il potere di completare la vigilanza con un correlato, quanto necessario, potere sanzionatorio.

La novità maggior rilievo è rappresentata dal nuovo potere regolatorio, ex art. 218 D.Lgs. 50/2016, che il legislatore ha attribuito all’ANAC, potere fondamentale per garantire una compiuta attuazione della riforma del settore e una più effettiva ed efficace vigilanza.

Accanto all’estensione dei poteri dell’ANAC in materia di vigilanza e regolazione, vi sono altri poteri e funzioni, già della stessa esercitati in vigenza del D.Lgs. 163/2006, che hanno subito profonde modifiche tanto da poter essere considerati come nuovi. Particolare interesse rivestono le modifiche previste per l’istituto del precontenzioso attraverso il quale l’ANAC può, oggi, incidere in maniera assai più significativa rispetto al passato sul corretto svolgimento delle procedure di gara.

Infine, tra le nuove funzioni riconosciute all’ANAC vanno annoverati:

  • la tenuta dell’elenco delle stazioni appaltanti che operano mediante affidamenti diretti nei confronti di proprie società in-house;
  • la gestione del Casellario informatico e dell’Osservatorio;
  • la gestione della Banca dati nazionale dei contratti pubblici.

Se per gli operatori della materia non risulta facile orientarsi all’interno del nuovo testo legislativo, figuriamoci per chi non è del settore.

Un ottimo aiuto può arrivare dal nuovo lavoro dell’Avv. Prof. Alberto Gamberini e dell’Avv. Marco Giustiniani i quali affrontano in maniera chiara ed esaustiva il D.Lgs. n. 50 del 18 aprile 2016.

Dello stesso avviso è il Presidente della V sezione del Consiglio di Stato Dott. Francesco Caringella il quale nella sua prefazione al libro in commento afferma che lo stesso fornisce “un quadro della materia, organico, puntuale ed esaustivo, fornito dalla magia rara e preziosa della semplicità. Ogni istituto viene analizzato nelle sue coordinate teoriche e spiegato nelle sue applicazioni pratiche, stendendo un tappeto rosso sul quale per il lettore diventa facile e piacevole camminare in direzione della meta”.

L’autorevolezza, lo spessore giuridico ed il libero pensiero del Presidente Caringella chiariscono, ove ve ne fosse bisogno, che l’opera degli amici Alberto e Marco arricchisce l’interpretazione di una materia tutt’altro che semplice e facilità non poco gli operatori del settore a comprendere e mettere in pratica esecuzione gli istituti ad essa connessi.

Avv. Prof. Sergio Scicchitano

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