Imprese: la concorrenza come opportunità di crescita
Ogni impresa, soprattutto nel suo settore di riferimento, è costantemente impegnata ad intrattenere rapporti con le altre organizzazioni imprenditoriali ed è costantemente interessata a conoscere il modo in cui esse funzionano, il loro ruolo sul mercato e soprattutto i risultati che le stesse raggiungono.
Analogamente ciascuna impresa, così come è interessata all’evolversi delle altre attività imprenditoriali operanti nel medesimo settore, a sua volta comunica all’esterno i propri dati identificativi: la propria capacità di operare sul mercato, i segni distintivi della propria azienda e del proprio prodotto ecc..
In sostanza, nell’ambito di un medesimo settore di mercato, tutte le imprese interagiscono tra di loro istaurando rapporti di forza ispirati non solo da una comprensibile reciproca competizione, carica di tensione, ma anche da uno spirito collaborativo che si sostanzia nello scambio di informazioni e segnali in ordine all’andamento del mercato.
Tali rapporti di forza vengono ad esistenza non solo tra le imprese che, offrendo il medesimo prodotto, sono in concorrenza tra di loro, ma anche tra ciascuna impresa ed i rispettivi fornitori.
Proprio attraverso tali relazioni l’impresa rimane viva ed operante sul mercato.
Estremamente significativa ad un tale riguardo si palesa l’affermazione secondo cui “L’impresa crea il suo mercato, quello dell’approvvigionamento delle risorse necessarie e quello dei clienti a cui vuole rivolgersi. L’impresa sceglie i suoi concorrenti. Può sopprimere certi suoi prodotti e certi concorrenti, come può cambiare i fornitori e i clienti” (cfr. Bruno Maggi e Andreu Solè “Disputa sulle tre concezioni del processo decisionale”, paragrafo 4, pag. 4).
Viviamo, soprattutto oggi, in un mondo in continua metamorfosi ed in cui è inevitabilmente divenuto veloce il nostro modo di pensare, di agire e di reagire.
Le dinamiche di mercato, all’interno del settore di riferimento in cui ogni impresa opera, di certo non sfuggono ad una tale regola e, pertanto, l’ambiente di mercato in cui l’impresa svolge la propria attività si palesa spesso persino caotico.
Appare allora inevitabile che le imprese si trovino ad interagire tra di loro ed è proprio l’instaurarsi di tali relazioni che genera in ciascuna impresa quel dinamismo che le consente di affinare, giorno dopo giorno, i propri punti di forza e le proprie capacità di organizzazione e di reazione.
Tale discorso vale soprattutto per quei settori di mercato in cui vige tra le varie imprese un sistema di pura concorrenza ed in cui si sviluppano rapporti costantemente ispirati da una forte e permanente tensione.
Pertanto lo stesso fattore della “concorrenza” non deve necessariamente essere inteso nel senso unilaterale di “lotta per la sopravvivenza”, in cui ogni impresa tenta di sopraffare le altre e di estrometterle dal mercato.
La concorrenza, invero, non deve essere intesa solo ed esclusivamente come una possibile fonte di crisi per l’impresa, in quanto essa rappresenta al contempo per ciascuna impresa un’occasione di crescita.
Ad esempio, se il paradigma della concorrenza è rappresentato dalla capacità di ciascuna impresa di acquisire il gradimento da parte dei consumatori e quindi della clientela, allora ciascuna impresa può invero comprendere quali sono le esigenze della clientela ed il tipo di prodotto che la stessa gradisce proprio attraverso l’attenta osservazione del modus agendi dei suoi competitors.
Inoltre vi sono alcuni competitors che debbono essere studiati con maggior attenzione rispetto agli altri ed è questo il caso delle imprese che, nel settore di mercato, rivestono il ruolo di leader.
Infatti mette conto rilevare che, proprio studiando il modus operandi delle imprese leader di mercato, ogni impresa riesce a comprendere che a volte il successo di un’attività imprenditoriale non dipende solo ed esclusivamente dalla qualità dei beni o dei servizi offerti sul mercato, ma anche da altri fattori come la sussistenza di ottimali assetti organizzativi e l’adozione di scelte decisionali appropriate.
In conclusione può dirsi che ogni impresa vive ed opera sul mercato proprio in virtù della sua capacità di relazionarsi con il mondo esterno e di instaurare rapporti con le altre imprese operanti nel suo settore di riferimento, dove anche la concorrenza e la competitività rappresentano per ciascuna impresa un’occasione per affinare le proprie capacità organizzative e per rinvigorire i propri punti di forza.
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