Il professionista va pagato anche se è trascorso il termine della prescrizione di tre anni?
Egregio Avvocato,
sono amministratore di un condominio e, nell’anno 2007 per conto del condominio abbiamo dato in appalto la ristrutturazione dell’esterno della palazzina che sono terminati nel 2008. Contestualmente abbiamo nominato come direttore dei lavori un ingegnere, al quale abbiamo corrisposto un pagamento di € 2.500, 00 per la direzione dei lavori. Oggi che sono passati 4 anni questo ingegnere vorrebbe il pagamento di altri € 2.500, 00 come saldo della prestazione di direttore dei lavori.
Con raccomandata a/r gli ho risposto dicendo che nulla gli era dovuto e che gli € 2.500, 00 erano sufficienti e comunque che il suo era prescritto.
A mio avvisto il credito è prescritto perché sono trascorsi oltre tre anni e il codice civile dice che (art. 2956) si prescrive in tre anni il diritto dei professionisti, per il compenso dell’opera prestata e compiuta e per il rimborso delle spese correlative.
Mi ha risposto a mezzo avvocato dicendomi che il termine di tre anni della prescrizione non si poteva applicare perché io ho ammesso di non averlo pagato e quindi che il Condominio gli deve pagare altri € 2.500, 00 oltre € 500, 00 di spese legali.
È vero?
Che posso fare?
Grazie per l’attenzione e la cortesia.
_______________
Caro utente,
il collega che le ha risposto per conto del professionista ha ragione in merito alla prescrizione.
Il termine triennale di prescrizione richiamato dall’art. 2956 c.c., che Lei richiama, è riferito alle c.d. prescrizioni presuntive.
Le prescrizioni presuntive sono quelle per le quali la legge presume che dopo il decorso del termine (nel caso in oggetto tre anni) il debito sia stato pagato.
Esse sidifferenziano dalla prescrizione estintiva in quanto, trascorso il termine, il debito non si estingue, ma si presume che sia estinto.
In pratica, se il creditore dimostra che il debitore non ha pagato, attraverso la confessione o il giuramento decisorio, può ottenere una sentenza favorevole anche se il termine della prescrizione è già scaduto.
Nel suo caso, quanto ha ammesso che l’importo già corrisposto di € 2.500, 00 doveva intendersi sufficiente per la prestazione svolta dal’ingegnere, ha implicitamente ammesso che gli ulteriori 2.500, 00 in effetti non sono stati corrisposti: quindi che il debito non è stato pagato.
In ogni caso il fatto che il credito non sia prescritto non vuol dire che lo stesso sia dovuto.
Ed infatti se l’importo già versato al professionista era già stabilito in € 2.500, 00 nel contratto di mandato oppure lo stesso deve considerasi congruo rispetto alla prestazione svolta in virtù delle tariffe professionali degli ingegneri la somma richiesta non dovrà essere pagata.
Per una risposta più approfondita è necessario esaminare la documentazione in Suo possesso.
Spero di aver chiarito i suoi dubbi e invio cordiali saluti.
Sergio Scicchitano
Il professionista va pagato anche se è trascorso il termine della prescrizione di tre anni?
Egregio Avvocato,
sono amministratore di un condominio e, nell’anno 2007 per conto del condominio abbiamo dato in appalto la ristrutturazione dell’esterno della palazzina che sono terminati nel 2008. Contestualmente abbiamo nominato come direttore dei lavori un ingegnere, al quale abbiamo corrisposto un pagamento di € 2.500, 00 per la direzione dei lavori. Oggi che sono passati 4 anni questo ingegnere vorrebbe il pagamento di altri € 2.500, 00 come saldo della prestazione di direttore dei lavori.
Con raccomandata a/r gli ho risposto dicendo che nulla gli era dovuto e che gli € 2.500, 00 erano sufficienti e comunque che il suo era prescritto.
A mio avvisto il credito è prescritto perché sono trascorsi oltre tre anni e il codice civile dice che (art. 2956) si prescrive in tre anni il diritto dei professionisti, per il compenso dell’opera prestata e compiuta e per il rimborso delle spese correlative.
Mi ha risposto a mezzo avvocato dicendomi che il termine di tre anni della prescrizione non si poteva applicare perché io ho ammesso di non averlo pagato e quindi che il Condominio gli deve pagare altri € 2.500, 00 oltre € 500, 00 di spese legali.
È vero?
Che posso fare?
Grazie per l’attenzione e la cortesia.
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Caro utente,
il collega che le ha risposto per conto del professionista ha ragione in merito alla prescrizione.
Il termine triennale di prescrizione richiamato dall’art. 2956 c.c., che Lei richiama, è riferito alle c.d. prescrizioni presuntive.
Le prescrizioni presuntive sono quelle per le quali la legge presume che dopo il decorso del termine (nel caso in oggetto tre anni) il debito sia stato pagato.
Esse sidifferenziano dalla prescrizione estintiva in quanto, trascorso il termine, il debito non si estingue, ma si presume che sia estinto.
In pratica, se il creditore dimostra che il debitore non ha pagato, attraverso la confessione o il giuramento decisorio, può ottenere una sentenza favorevole anche se il termine della prescrizione è già scaduto.
Nel suo caso, quanto ha ammesso che l’importo già corrisposto di € 2.500, 00 doveva intendersi sufficiente per la prestazione svolta dal’ingegnere, ha implicitamente ammesso che gli ulteriori 2.500, 00 in effetti non sono stati corrisposti: quindi che il debito non è stato pagato.
In ogni caso il fatto che il credito non sia prescritto non vuol dire che lo stesso sia dovuto.
Ed infatti se l’importo già versato al professionista era già stabilito in € 2.500, 00 nel contratto di mandato oppure lo stesso deve considerasi congruo rispetto alla prestazione svolta in virtù delle tariffe professionali degli ingegneri la somma richiesta non dovrà essere pagata.
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