Amici,

lasciatemelo dire. Quest’anno con decisione, forza, dedizione e con l’impegno di tanti, siamo tornati alle nostre origini, a quello che è e sarà il tema di questa serata: “passione per la professione“.

Niente più politica (quanto meno quella attiva), e non se ne abbiamo a male i politici in sala che non solo rispetto, ma a cui voglio molto bene. Ma io, noi, Voi di Studio siamo nati per fare gli Avvocati e questo dobbiamo tornare a fare.

Le nostre origini sono quello dello Studio Legale Sgro, zio materno ed al quale in questo momento va un affettuoso e grato pensiero in quanto fondatore dello studio nel lontano 1935 in via Confalonieri. Poi lo studio si trasferì in via Cola di Rienzo e, da ultimo, in via Emilio Faà di Bruno n. 4, dove nel novembre del 1979 iniziai la pratica forense.

Lasciatemi sempre dire, amici, che le due professioni di Politico ed Avvocato hanno molto in comune ed in particolare, in maniera molto semplice e se volete anche banale, aiutare la gente che ha bisogno.

I politici lo fanno – o quanto meno lo dovrebbero fare – in Parlamento, al Governo, nei loro centri istituzionali; noi lo facciamo in Tribunale e nei nostri studi legali che a volte diventano una casa. Una casa per noi, perché ci stiamo 12 ore al giorno, e una casa per i nostri Clienti che, all’interno di essa, trovano un rifugio sicuro e sperano, affidandosi a noi, di trovare una soluzione ai loro problemi, ai loro guai.

Noi dobbiamo tornare a questo. Noi colleghi di studio siamo tornati nel 2015 a fare proprio questo e questo faremo sino alla fine, poiché fare l’Avvocato è una cosa che abbiamo dentro, con cui ci nasci e lo capisci un po’ alla volta, nel tempo, fino a quando diventa una droga, una cosa che Ti prende e che Ti porta a pensare per gli altri: diventa un “sistema mentale” in cui a volte ti capita di annullarTi tanti sono i problemi che sei chiamato a risolvere.

E passi la Tua giornata immerso nei problemi degli altri, quasi dimenticandoTi di Te, delle Tue cose, della Tua vita, giorno dopo giorno. Trascurando molto, troppo di te, della Tua famiglia, a volte annullandoti, e di questo ne sono pienamente consapevole.

Ma amici questa è la vita che ho scelto, la vita che abbiamo scelto, nessuno ci ha costretto a farlo. Questa è la vita che ci siamo dati come fosse un matrimonio indissolubile e pertanto non mi lamenterò oltre poiché sono consapevole che se l’Avvocatura molto mi ha tolto, molto mi ha dato e non solo in termini economici. Vincere una causa , convincere un Giudice che la Tua tesi è migliore di quella del Tuo avversario sia in termini di forma che di sostanza, leggere la condanna del Tuo avversario dopo anni ed anni di causa e di autentica fatica e pazienza, per un combattente come me, equivale a vincere una competizione: fare goal e vincere una partita di calcio, correre i 100 metri e arrivare primo, correre una gara in motocicletta e arrivare primo, sempre primo.

Guardare avanti e non vedere nessuno, girarTi e vedere tutti gli altri, il resto del mondo che c’è. Questo amici miei è per me il senso della professione, la passione per la professione. Poi tutto il resto: le statistiche, i dati, i programmi, il sito internet, la app, l’organizzazione in genere, altro non sono che i figli di questa passione.

E Vi dirò una cosa, per concludere: quando per questa passione verrete a volte osteggiati e anche derisi dagli amici invidiosi (che non ce l’hanno dentro questa passione), dalla famiglia che giustamente reclama la Vostra presenza, quando Vi diranno “…e cavolo, ma non ci sei mai…“, in quel preciso momento fate finta di dispiacerVi, fate pure la faccia contrita, ma dentro di Voi, come faccio io, sorridete pure e soprattutto state sereni: non avete fatto niente di male, è solo e soltanto una gradevole, assoluta e incontrollabile sensazione di piacere : “è  la passione per la professione“.

Auguri di Buon Natale e Felice anno a Tutti Voi.

Sergio Scicchitano