Fallimento, ammissione al passivo anche per chi riceve pagamento parziale da coobligato
A volte il creditore che ha chiesto l’insinuazione dell’intero credito al passivo fallimentare, successivamente alla dichiarazione di fallimento riceve da un coobbligato del debitore fallito un soddisfacimento parziale del credito.
In tal caso, tuttavia, egli ha comunque il diritto di essere ammesso al passivo fallimentare per l’intero credito e senza tenere conto del pagamento parziale ricevuto dal coobbligato.
Con la sentenza n. 11811 del 27 maggio 2014 la Corte di Cassazione ha affermato l’importante principio secondo cui “Il creditore ha diritto di concorrere nel fallimento del coobbligato fallito per l’intero debito per capitale e accessori sino all’integrale pagamento, anche nel caso in cui, in data successiva al fallimento, abbia ricevuto un pagamento parziale da un altro coobbligato. (Nella specie, la S.C. ha cassato il decreto del tribunale che, respingendo l’opposizione allo stato passivo, aveva confermato l’ammissione del credito del coobbligato al passivo del fallimento «con riserva di detrazione di quanto eventualmente ricavato sui beni del terzo garante responsabile in solido»)”.
In merito a tale punto la sentenza in discorso richiama il contenuto dell’art. 61 della Legge Fallimentare che, proprio in presenza di più soggetti coobbligati, dispone che il creditore ha la facoltà di concorrere nel fallimento di coloro che sono stati dichiarati falliti per l’intero credito in capitale e interessi sino al pagamento dell’intero credito.
Fallimento, ammissione al passivo anche per chi riceve pagamento parziale da coobligato
A volte il creditore che ha chiesto l’insinuazione dell’intero credito al passivo fallimentare, successivamente alla dichiarazione di fallimento riceve da un coobbligato del debitore fallito un soddisfacimento parziale del credito.
In tal caso, tuttavia, egli ha comunque il diritto di essere ammesso al passivo fallimentare per l’intero credito e senza tenere conto del pagamento parziale ricevuto dal coobbligato.
Con la sentenza n. 11811 del 27 maggio 2014 la Corte di Cassazione ha affermato l’importante principio secondo cui “Il creditore ha diritto di concorrere nel fallimento del coobbligato fallito per l’intero debito per capitale e accessori sino all’integrale pagamento, anche nel caso in cui, in data successiva al fallimento, abbia ricevuto un pagamento parziale da un altro coobbligato. (Nella specie, la S.C. ha cassato il decreto del tribunale che, respingendo l’opposizione allo stato passivo, aveva confermato l’ammissione del credito del coobbligato al passivo del fallimento «con riserva di detrazione di quanto eventualmente ricavato sui beni del terzo garante responsabile in solido»)”.
In merito a tale punto la sentenza in discorso richiama il contenuto dell’art. 61 della Legge Fallimentare che, proprio in presenza di più soggetti coobbligati, dispone che il creditore ha la facoltà di concorrere nel fallimento di coloro che sono stati dichiarati falliti per l’intero credito in capitale e interessi sino al pagamento dell’intero credito.
Recent posts.
Ritardo di 40 minuti al lavoro, vigilante licenziato: per la Cassazione il provvedimento è legittimo
Un uomo impiegato in attività di sicurezza presso una banca ha impugnato in tribunale il suo licenziamento, avvenuto a causa di un ritardo di 40 minuti. Se in primo grado il suo ricorso era stato [...]
Nella pronuncia del 4 Novembre la Suprema Corte di Cassazione ha dichiarato illegittimo sottoporre il personale sanitario a eccessivi turni di reperibilità. Questo viene annunciato dal Codacons che riporta un’ordinanza della Corte di Cassazione riconoscendo [...]
Con la sentenza n. 30532/24 RG. n. 3103/2024, la Corte di Cassazione Sez III. Penale si è pronunciata sul ricorso avverso la sentenza emessa dalla Corte di Appello di Lecce in data 05/07/2023, annullando quest'ultima [...]
Recent posts.
Ritardo di 40 minuti al lavoro, vigilante licenziato: per la Cassazione il provvedimento è legittimo
Un uomo impiegato in attività di sicurezza presso una banca ha impugnato in tribunale il suo licenziamento, avvenuto a causa di un ritardo di 40 minuti. Se in primo grado il suo ricorso era stato [...]
Nella pronuncia del 4 Novembre la Suprema Corte di Cassazione ha dichiarato illegittimo sottoporre il personale sanitario a eccessivi turni di reperibilità. Questo viene annunciato dal Codacons che riporta un’ordinanza della Corte di Cassazione riconoscendo [...]