La crisi affonda le aziende italiane. Le vicende di Pastiglie Leone e Peyrano a confronto
Notizie di stampa riportano informazioni riguardanti due note imprese italiane.
Se da un lato si apprende che le quote della Pastiglie Leone s.r.l., che gestisce l’azienda produttrice delle altrettanto famose “Pastiglie Leone”, sono state recentemente cedute dalla famiglia Monero ad altro imprenditore italiano, dall’altro si acquisisce contezza della difficile situazione dell’impresa “Peyrano s.r.l.”, leader storica nella produzione del cioccolato.
La prima delle due notizie rende evidente come, effettivamente, il mondo dell’economia italiana sia in continuo fermento e segua un ritmo veloce ed incessante, al quale tutti gli operatori economici si debbono necessariamente adeguare.
Infatti, se cambiano i vertici delle imprese cambia anche la mentalità imprenditoriale che sorregge l’impresa e se cambia la mentalità imprenditoriale che sorregge l’impresa cambiano anche gli obiettivi perseguiti e le scelte strategiche finalizzate al loro raggiungimento.
Gli eventi che si sono verificati in pochi mesi – dal fallimento dell’Impresa Melegatti alla cessione dell’azienda Merano – rendono conto del fatto che ogni impresa non è un fenomeno “isolato”, ma l’operatore di un tessuto economico in continua evoluzione.
Tale tessuto economico rappresenta l’”ambiente esterno” con il quale ogni azienda deve essere costantemente in grado di confrontarsi.
È proprio il rapporto con l’ambiente esterno, infatti, a creare nell’impresa dinamismo e l’imprenditore deve necessariamente saper anticipare i mutamenti che possono verificarsi sotto tutti i punti di vista: mutamenti del mercato, cambiamenti di tecnologia, andamenti demografici e mutamenti sociali.
L’impresa è quindi un operatore economico che, attraverso rapporti economici e sociali, interagisce con un mondo esterno in continua evoluzione ed a volte quasi caotico e dal quale finisce per essere fortemente condizionata.
Chi non riesce a tenere il passo con il caotico evolversi dell’ambiente esterno potrebbe, eventualmente, trovarsi nell’impossibilità di collocare sul mercato i propri prodotti e quindi impossibilitata a proseguire proficuamente la propria attività produttiva per generare ricchezza.
La seconda notizia, quella relativa alle difficoltà economiche della Peyrano s.r.l. unitamente all’intervento fallimento della ditta Melegatti, ci fa comprendere come altri importanti operatori economici stiano oggi attraversando un periodo di difficoltà, forse proprio dipendente dall’intervenuta perdita di quella capacità di adeguarsi ai mutamenti dell’ambiente esterno ai quali si è fatto riferimento.
Si ritiene pertanto imprescindibile l’adozione di provvedimenti che, nell’occuparsi della crisi d’impresa, siano ispirati, da un lato, dalla necessità di aiutare le imprese che oggi faticano a rimanere sul mercato e a rapportarsi con l’ambiente esterno, dall’altro dalla necessità di garantire il tempestivo risanamento della situazione economica e finanziaria delle imprese che sono in “pericolo di crisi”.
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