Avvocati penalisti e giudici di pace: è ancora sciopero
Una nuova ondata di proteste e scioperi investe la Giustizia Italiana.
Gli avvocati penalisti proseguono difatti nel manifestare il proprio dissenso nei confronti del DDL di riforma del processo penale, già approvato dal Senato, nonché nei riguardi della riforma sulla legittima difesa.
L’Unione delle Camere Penali, proclamando con delibera del 9 Maggio l’astensione dalle udienze nelle giornate dal 22 al 25 Maggio, ha criticato aspramente il DDL suddetto in quanto contenente al suo interno “interventi normativi che non solo deprimono le garanzie del processo, violando i principi costituzionali della immediatezza e del contraddittorio, ma anche la presunzione di innocenza e il diritto alla vita, nel disprezzo dei principi costituzionali e convenzionali”.
In riferimento alla riforma della legittima difesa la Giunta denota come l’intervento legislativo in parola sia sorto “sulla spinta di evidenti e pericolose pulsioni populistiche che non rispondono ad alcuna reale esigenza di tutela, risultando la legge in vigore, così come riformata con la legge del 2006, già ampiamente rispondente alle finalità di tutela che si intendono perseguire ed introduce, al contrario, all’interno della fattispecie criteri del tutto irrazionali ed ulteriori elementi di incertezza interpretativa ed applicativa”.
Protestano anche i Giudici di Pace a seguito dell’esame degli schemi di decreti attuativi della Legge Delega n. 57/2016, contenente la riforma organica della magistratura onoraria e altre disposizioni sui giudici di pace, presentati dal Governo con il Consiglio dei ministri n. 27 del 5 Maggio scorso.
L’Unione dei Giudici di Pace, con nota del 10 Maggio, evidenzia difatti come l’approvazione dei decreti presentati dal Ministro Orlando condurrebbe alla cancellazione delle garanzie di indipendenza e terzietà dei giudici di pace e dei magistrati onorari, “privati di ogni tutela ordinamentale e dequalificati al rango di meri passacarte dei magistrati di carriera”.
Per tali motivazioni è stata pertanto indetta l’astensione dei Giudici di Pace dal 15 Maggio sino all’11 Giugno.
Dott. Giordano Mele
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In riferimento alla riforma della legittima difesa la Giunta denota come l’intervento legislativo in parola sia sorto “sulla spinta di evidenti e pericolose pulsioni populistiche che non rispondono ad alcuna reale esigenza di tutela, risultando la legge in vigore, così come riformata con la legge del 2006, già ampiamente rispondente alle finalità di tutela che si intendono perseguire ed introduce, al contrario, all’interno della fattispecie criteri del tutto irrazionali ed ulteriori elementi di incertezza interpretativa ed applicativa”.
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