Stop alla carta: approvate le modifiche al codice dell'amministrazione digitale
È di pochi giorni la notizia dell’entrata in vigore, in data 14.09.2016, del Decreto Legislativo n. 179 del 26 agosto 2016 di integrazione e modifica del Decreto Legislativo n. 82/2005, attraverso il quale è stato avviato il progressivo ammodernamento delle procedure di digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni.
Obiettivo principale della riforma attuata con il D.Lgs. n. 179/2016 è, appunto, quello di consentire una più efficiente sistematizzazione organico – aziendale delle amministrazioni pubbliche mediante una capillare rete di digitalizzazione nazionale delle attività facenti capo alle amministrazioni stesse.
Il panorama politico – istituzionale in cui si inserisce l’introduzione del novellato Codice dell’amministrazione digitale rientra nel programma di riforma della Pubblica amministrazione avviato dal Governo Renzi con il coordinamento di Marianna Madia, Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione.
Diverse le novità introdotte dal testo definitivo del decreto approvato lo scorso 26 agosto, frutto di un frenetico lavorìo e di un costante impegno volti alla creazione di un sistema efficace, coerente con gli standard europei di digitalizzazione amministrativa ed al passo con le attuali esigenze sociali.
- È prevista la nomina, da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri, di un Commissario dell’Agenda digitale che assicuri il rispetto del calendario di lavori programmati dalla nuova normativa e con la funzione principale di garantire lo stato di avanzamento dei progetti previsti dal D.Lgs. n. 179/2016; l’AGID (Agenzia per l’Italia Digitale) metterà a disposizione del Commissario una piattaforma di contenuti degli obiettivi via via raggiunti e degli indicatori di risultato delle amministrazioni pubbliche. Il Commissario avrà altresì l’opportunità di avvalersi di una Conferenza permanente per l’innovazione tecnologica formata da quattro esperti.
- È prevista l’introduzione del c.d. “digital first”, ossia l’obbligo per le P.A. di effettuare la conversione in digitale di tutti i procedimenti amministrativi attualmente esistenti in cartaceo, garantendo così agli utenti di entrare in contatto con le amministrazioni senza la necessità di recarsi fisicamente agli sportelli.
- È infine previsto il perfezionamento dello SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) mediante il quale addivenire alla creazione di un’identità e domicilio digitali che consentano alle imprese ed ai cittadini di dialogare con le amministrazioni pubbliche attraverso un unico punto di accesso telematico allo scopo di rendere più agevole lo scambio di reciproche informazioni ed abbattendo drasticamente, in questo modo, costi e tempi di un servizio sino ad oggi dimostratosi poco efficiente.
L’obiettivo finale di una riforma di così ampio respiro ed ardua attuazione sarà quello di eliminare definitivamente il cartaceo dagli uffici burocratici in favore della formazione e dello scambio di atti solo in telematico.
Avv. Ermanno Scaramozzino
Stop alla carta: approvate le modifiche al codice dell'amministrazione digitale
È di pochi giorni la notizia dell’entrata in vigore, in data 14.09.2016, del Decreto Legislativo n. 179 del 26 agosto 2016 di integrazione e modifica del Decreto Legislativo n. 82/2005, attraverso il quale è stato avviato il progressivo ammodernamento delle procedure di digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni.
Obiettivo principale della riforma attuata con il D.Lgs. n. 179/2016 è, appunto, quello di consentire una più efficiente sistematizzazione organico – aziendale delle amministrazioni pubbliche mediante una capillare rete di digitalizzazione nazionale delle attività facenti capo alle amministrazioni stesse.
Il panorama politico – istituzionale in cui si inserisce l’introduzione del novellato Codice dell’amministrazione digitale rientra nel programma di riforma della Pubblica amministrazione avviato dal Governo Renzi con il coordinamento di Marianna Madia, Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione.
Diverse le novità introdotte dal testo definitivo del decreto approvato lo scorso 26 agosto, frutto di un frenetico lavorìo e di un costante impegno volti alla creazione di un sistema efficace, coerente con gli standard europei di digitalizzazione amministrativa ed al passo con le attuali esigenze sociali.
- È prevista la nomina, da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri, di un Commissario dell’Agenda digitale che assicuri il rispetto del calendario di lavori programmati dalla nuova normativa e con la funzione principale di garantire lo stato di avanzamento dei progetti previsti dal D.Lgs. n. 179/2016; l’AGID (Agenzia per l’Italia Digitale) metterà a disposizione del Commissario una piattaforma di contenuti degli obiettivi via via raggiunti e degli indicatori di risultato delle amministrazioni pubbliche. Il Commissario avrà altresì l’opportunità di avvalersi di una Conferenza permanente per l’innovazione tecnologica formata da quattro esperti.
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