Locazioni e condominio
Published On: 5 Settembre 2015Categories: Articoli, Locazioni e condominio

Canna fumaria su un muro comune, è sempre legittimo?

Con sentenza n. 17072/2015 la Suprema Corte si trova a dover valutare la legittimità o meno dell’apposizione di una canna fumaria su un muro comune di un palazzo di pregio.

Gli Ermellini ricordano che i singoli condomini posso agire mediante azione possessoria per la tutela delle parti comuni quando risulti alterato, senza il consenso degli altri condomini ed in loro pregiudizio, lo stato di fatto o la destinazione della cosa oggetto di compossesso (Cass. 26 gennaio 2000 n. 855; Cass. 11 marzo 1993 n. 2947; Cass. 21 luglio 1988 n. 4733; Cass. 18 luglio 1984 n. 4195).

Nel caso di specie risulta accertato che la canna fumaria aveva un ingombro non trascurabile tale da alterare sensibilmente l’estetica dello stabile nonché il godimento della luce da parte di un altro condomino.

Pertanto la Cassazione decide di confermare la sentenza di secondo grado che aveva ordinato il ripristino dello stato dei luoghi e dunque la rimozione della canna fumaria.

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Published On: 5 Settembre 2015Categories: Articoli, Locazioni e condominioBy

Canna fumaria su un muro comune, è sempre legittimo?

Con sentenza n. 17072/2015 la Suprema Corte si trova a dover valutare la legittimità o meno dell’apposizione di una canna fumaria su un muro comune di un palazzo di pregio.

Gli Ermellini ricordano che i singoli condomini posso agire mediante azione possessoria per la tutela delle parti comuni quando risulti alterato, senza il consenso degli altri condomini ed in loro pregiudizio, lo stato di fatto o la destinazione della cosa oggetto di compossesso (Cass. 26 gennaio 2000 n. 855; Cass. 11 marzo 1993 n. 2947; Cass. 21 luglio 1988 n. 4733; Cass. 18 luglio 1984 n. 4195).

Nel caso di specie risulta accertato che la canna fumaria aveva un ingombro non trascurabile tale da alterare sensibilmente l’estetica dello stabile nonché il godimento della luce da parte di un altro condomino.

Pertanto la Cassazione decide di confermare la sentenza di secondo grado che aveva ordinato il ripristino dello stato dei luoghi e dunque la rimozione della canna fumaria.

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