
Manca tipo di errore deposito telematico, c'è la remissione in termini?
Con ordinanza del 10/05/2016 il Tribunale di Milano, sez. Lavoro, si è pronunciato sull’istanza di remissione in termini della parte resistente che non si è potuta costituire in giudizio nei termini di legge poiché la Cancelleria ha rifiutato il deposito telematico dell’atto di costituzione.
Nello specifico l’istante, al momento del deposito telematico, ha ricevuto la terza PEC relativa all’esito dei controlli automatici contenente l’indicazione di un errore e la conseguente necessità di verifiche da parte dell’ufficio procedente, purtroppo l’espresso rifiuto del deposito da parte della Cancelleria è stato comunicato quando il termine per la costituzione era già scaduto.
Il Tribunale, rilevando che nel caso di specie il rifiuto da parte della Cancelleria, “che tendenzialmente, l’accettazione dei depositi dovrebbe avvenire entro il giorno lavorativo successivo al deposito (considerandosi il sabato giorno festivo)”, è avvenuto ben oltre 10 giorni dopo il deposito telematico e che dalla terza PEC il depositante non era in grado di comprendere la natura dell’errore riscontrato, ha accolto l’istanza di remissione in termini della parte.

Manca tipo di errore deposito telematico, c'è la remissione in termini?
Con ordinanza del 10/05/2016 il Tribunale di Milano, sez. Lavoro, si è pronunciato sull’istanza di remissione in termini della parte resistente che non si è potuta costituire in giudizio nei termini di legge poiché la Cancelleria ha rifiutato il deposito telematico dell’atto di costituzione.
Nello specifico l’istante, al momento del deposito telematico, ha ricevuto la terza PEC relativa all’esito dei controlli automatici contenente l’indicazione di un errore e la conseguente necessità di verifiche da parte dell’ufficio procedente, purtroppo l’espresso rifiuto del deposito da parte della Cancelleria è stato comunicato quando il termine per la costituzione era già scaduto.
Il Tribunale, rilevando che nel caso di specie il rifiuto da parte della Cancelleria, “che tendenzialmente, l’accettazione dei depositi dovrebbe avvenire entro il giorno lavorativo successivo al deposito (considerandosi il sabato giorno festivo)”, è avvenuto ben oltre 10 giorni dopo il deposito telematico e che dalla terza PEC il depositante non era in grado di comprendere la natura dell’errore riscontrato, ha accolto l’istanza di remissione in termini della parte.
Recent posts.
La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 27695 emessa in data 25.10.2024, ha stabilito che è illegittimo il licenziamento disciplinare di un lavoratore autore di furto di merce – scaduta e di modico valore – [...]
La recente sentenza della Corte di Cassazione in merito all’incidente che causava la morte del passeggero, stabilisce una responsabilità diretta e inequivocabile del conducente riguardo alla sicurezza dei passeggeri, con particolare attenzione all’uso delle cinture [...]
La prima casa, intesa quale unica abitazione del contribuente destinata a residenza principale, non è pignorabile. Tale è il principio ribadito dalla Corte di Cassazione con l'ordinanza n. 32759 del 16 dicembre 2024 attraverso la [...]
Recent posts.
La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 27695 emessa in data 25.10.2024, ha stabilito che è illegittimo il licenziamento disciplinare di un lavoratore autore di furto di merce – scaduta e di modico valore – [...]
La recente sentenza della Corte di Cassazione in merito all’incidente che causava la morte del passeggero, stabilisce una responsabilità diretta e inequivocabile del conducente riguardo alla sicurezza dei passeggeri, con particolare attenzione all’uso delle cinture [...]