Il ricorso per interdizione
Qualora un soggetto versi in uno stato di abituale infermità mentale, con permanente alterazione delle sue facoltà psichiche tale da renderlo incapace di provvedere ai propri interessi sia patrimoniali che concernenti la sua sfera pubblica e privata, è possibile chiedere al Giudice tutelare la nomina di un amministratore di sostegno secondo la formula seguente:
Il ricorso può essere presentato da:
- dallo stesso interdicendo;
- dal coniuge;
- dalla persona stabilmente convivente;
- dai parenti entro il quarto grado (padre, figlio, fratelli, nonni, nipoti bisnonno, pronipoti, zii);
- dagli affini (i parenti del coniuge) entro il secondo grado;
- dal pubblico ministero (un magistrato del tribunale).
Non senza segnalare che:
– l’interdizione è uno strumento residuale rispetto alla amministrazione di sostegno: si procede ad essa qualora gli altri strumenti di protezione non siano idonei e/o sufficienti.
– la competenza spetta al Tribunale del luogo in cui la persona da interdire ha la residenza o il domicilio
– il ricorso va notificato ai parenti entro il quarto grado ed agli affini entro il secondo grado.
Il ricorso per interdizione
Qualora un soggetto versi in uno stato di abituale infermità mentale, con permanente alterazione delle sue facoltà psichiche tale da renderlo incapace di provvedere ai propri interessi sia patrimoniali che concernenti la sua sfera pubblica e privata, è possibile chiedere al Giudice tutelare la nomina di un amministratore di sostegno secondo la formula seguente:
Il ricorso può essere presentato da:
- dallo stesso interdicendo;
- dal coniuge;
- dalla persona stabilmente convivente;
- dai parenti entro il quarto grado (padre, figlio, fratelli, nonni, nipoti bisnonno, pronipoti, zii);
- dagli affini (i parenti del coniuge) entro il secondo grado;
- dal pubblico ministero (un magistrato del tribunale).
Non senza segnalare che:
– l’interdizione è uno strumento residuale rispetto alla amministrazione di sostegno: si procede ad essa qualora gli altri strumenti di protezione non siano idonei e/o sufficienti.
– la competenza spetta al Tribunale del luogo in cui la persona da interdire ha la residenza o il domicilio
– il ricorso va notificato ai parenti entro il quarto grado ed agli affini entro il secondo grado.
Recent posts.
Con la pronuncia n. 25472 del 2024, la Corte di Cassazione si è espressa in tema di danno da emotrasfusioni e, in particolare, sulla sussistenza della responsabilità non soltanto della struttura sanitaria ma anche del [...]
L'ordinanza n. 30079 della Corte di Cassazione, emessa il 21 novembre 2024 dalla Sezione Lavoro, si inserisce nell’ambito della giurisprudenza consolidata riguardante il licenziamento disciplinare e il diritto di accesso agli atti durante i procedimenti [...]
Con l’ordinanza n. 26184 del 7 ottobre 2024 la Suprema Corte di Cassazione si esprime sulla questione riguardante la responsabilità dei soci a seguito dell’estinzione della società. La fattispecie da cui trae origine la pronuncia [...]
Recent posts.
Con la pronuncia n. 25472 del 2024, la Corte di Cassazione si è espressa in tema di danno da emotrasfusioni e, in particolare, sulla sussistenza della responsabilità non soltanto della struttura sanitaria ma anche del [...]
L'ordinanza n. 30079 della Corte di Cassazione, emessa il 21 novembre 2024 dalla Sezione Lavoro, si inserisce nell’ambito della giurisprudenza consolidata riguardante il licenziamento disciplinare e il diritto di accesso agli atti durante i procedimenti [...]