DDL Concorrenza: approvati al Senato due emendamenti bizzarri
Durante la seduta dell’8 marzo u.s. della X commissione del Senato sono stati approvati due emendamenti al ddl concorrenza davvero bizzarri che vanno ad incidere sui diritti dei danneggiati.
Con il primo si obbliga, in caso di sinistri con soli danni a cose, ad indicare eventuali testimoni sul luogo di accadimento dell’incidente nella denuncia di sinistro o comunque nel primo atto formale con cui il danneggiato comunica all’impresa il sinistro occorso ovvero a comunicarli a seguito di espressa richiesta inviata all’assicurato dall’impresa. Fatte salve le risultanze contenute in verbali delle autorità di polizia intervenute sul luogo dell’incidente, l’indicazione di testimoni avvenuta in un momento successivo comporta l’inammissibilità della prova testimoniale addotta.
Con il secondo emendamento viene soppresso il diritto del danneggiato di proporre l’azione di risarcimento nei termini previsti dall’art. 145 C.d.A. in caso in cui l’Impresa decida di non formulare un’offerta a seguito degli approfondimenti eseguiti mediante consultazione della banca dati dei sinistri ai sensi dell’art. 148 C.d.A..
DDL Concorrenza: approvati al Senato due emendamenti bizzarri
Durante la seduta dell’8 marzo u.s. della X commissione del Senato sono stati approvati due emendamenti al ddl concorrenza davvero bizzarri che vanno ad incidere sui diritti dei danneggiati.
Con il primo si obbliga, in caso di sinistri con soli danni a cose, ad indicare eventuali testimoni sul luogo di accadimento dell’incidente nella denuncia di sinistro o comunque nel primo atto formale con cui il danneggiato comunica all’impresa il sinistro occorso ovvero a comunicarli a seguito di espressa richiesta inviata all’assicurato dall’impresa. Fatte salve le risultanze contenute in verbali delle autorità di polizia intervenute sul luogo dell’incidente, l’indicazione di testimoni avvenuta in un momento successivo comporta l’inammissibilità della prova testimoniale addotta.
Con il secondo emendamento viene soppresso il diritto del danneggiato di proporre l’azione di risarcimento nei termini previsti dall’art. 145 C.d.A. in caso in cui l’Impresa decida di non formulare un’offerta a seguito degli approfondimenti eseguiti mediante consultazione della banca dati dei sinistri ai sensi dell’art. 148 C.d.A..
Recent posts.
Un lavoratore è stato licenziato per giusta causa dalla sua azienda dopo che, al fine di giustificare dei suoi giorni di assenza dal luogo di lavoro, aveva presentato un certificato medico falso. A tal proposito, [...]
Con la sentenza n. 192, pubblicata il 3 dicembre 2024, la Corte Costituzionale si è pronunciata sulla Legge 26/06/2024, n. 86, meglio conosciuta come la legge Calderoli, a seguito dei ricorsi presentati da quattro Regioni: [...]
In tema di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, meglio noto come caporalato, è intervenuta una recente sentenza (n. 43662/2024) della seconda sezione penale della Corte di cassazione, offrendo una rilevante interpretazione in merito all’applicabilità [...]
Recent posts.
Un lavoratore è stato licenziato per giusta causa dalla sua azienda dopo che, al fine di giustificare dei suoi giorni di assenza dal luogo di lavoro, aveva presentato un certificato medico falso. A tal proposito, [...]
Con la sentenza n. 192, pubblicata il 3 dicembre 2024, la Corte Costituzionale si è pronunciata sulla Legge 26/06/2024, n. 86, meglio conosciuta come la legge Calderoli, a seguito dei ricorsi presentati da quattro Regioni: [...]