Ex coniugi, niente assegno di mantenimento se condotta di vita in continuità col matrimonio
La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 22603 depositata il 4.11.2015 torna a pronunciarsi in materia di assegno di mantenimento dovuto all’ex coniuge.
La Corte, in particolare, ha rigettato il ricorso di una donna che impugnava la sentenza d’appello di revoca dell’obbligo, disposto in primo grado, a carico dell’ex marito di versarle un assegno di mantenimento.
Nel caso di specie, infatti, sebbene il reddito del marito fosse maggiore rispetto a quello della moglie, il primo si era obbligato al pagamento di una rata di mutuo per l’acquisto della metà della casa coniugale dall’ex moglie che equiparava di fatto i due redditi.
Ciò inoltre, aveva permesso alla donna di acquistare una casa di proprietà in cui abitare dopo la separazione.
Il fatto che i redditi dei due ex coniugi “sostanzialmente si equivalgono e consentono ad entrambi una vita dignitosa e non sostanzialmente dissimile da quella condotta in costanza di matrimonio” ha portato la Corte ha confermare la sentenza che aveva revocato l’obbligo del marito di corrispondere alla donna un assegno di mantenimento.
Ex coniugi, niente assegno di mantenimento se condotta di vita in continuità col matrimonio
La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 22603 depositata il 4.11.2015 torna a pronunciarsi in materia di assegno di mantenimento dovuto all’ex coniuge.
La Corte, in particolare, ha rigettato il ricorso di una donna che impugnava la sentenza d’appello di revoca dell’obbligo, disposto in primo grado, a carico dell’ex marito di versarle un assegno di mantenimento.
Nel caso di specie, infatti, sebbene il reddito del marito fosse maggiore rispetto a quello della moglie, il primo si era obbligato al pagamento di una rata di mutuo per l’acquisto della metà della casa coniugale dall’ex moglie che equiparava di fatto i due redditi.
Ciò inoltre, aveva permesso alla donna di acquistare una casa di proprietà in cui abitare dopo la separazione.
Il fatto che i redditi dei due ex coniugi “sostanzialmente si equivalgono e consentono ad entrambi una vita dignitosa e non sostanzialmente dissimile da quella condotta in costanza di matrimonio” ha portato la Corte ha confermare la sentenza che aveva revocato l’obbligo del marito di corrispondere alla donna un assegno di mantenimento.
Recent posts.
Supplenza annuale come “prospettiva di insegnamento” che giustifica l’accesso alla carta del docente
Con la sentenza 26.11.2024, il Tribunale del Lavoro di Verona ha riconosciuto il diritto dei docenti con supplenze annuali ad usufruire della Carta del Docente, disponendo la condanna del Ministero dell’Istruzione al risarcimento di una [...]
Con la pronuncia n. 25472 del 2024, la Corte di Cassazione si è espressa in tema di danno da emotrasfusioni e, in particolare, sulla sussistenza della responsabilità non soltanto della struttura sanitaria ma anche del [...]
L'ordinanza n. 30079 della Corte di Cassazione, emessa il 21 novembre 2024 dalla Sezione Lavoro, si inserisce nell’ambito della giurisprudenza consolidata riguardante il licenziamento disciplinare e il diritto di accesso agli atti durante i procedimenti [...]
Recent posts.
Supplenza annuale come “prospettiva di insegnamento” che giustifica l’accesso alla carta del docente
Con la sentenza 26.11.2024, il Tribunale del Lavoro di Verona ha riconosciuto il diritto dei docenti con supplenze annuali ad usufruire della Carta del Docente, disponendo la condanna del Ministero dell’Istruzione al risarcimento di una [...]
Con la pronuncia n. 25472 del 2024, la Corte di Cassazione si è espressa in tema di danno da emotrasfusioni e, in particolare, sulla sussistenza della responsabilità non soltanto della struttura sanitaria ma anche del [...]