Immobile locato dalla PA: la giurisdizione è del giudice ordinario
Con sentenza n. 14185/2015 le Sezioni Unite si sono occupate di una questione di giurisdizione dirimendo un conflitto relativamente ad una procedura di gara indetta dalla ASL per l’individuazione di un immobile da prendere in locazione.
Secondo le Sezioni Unite il contratto di locazione non è riconducibile ai “contratti di fornitura” di cose delle P.A., sia perché la res locata rimane nel patrimonio del proprietario sia perché diversa è la causa del contratto.
Né può considerarsi un contratto di fornitura di servizi giacché il locatore non svolge alcuna attività in favore del destinatario, impegnandosi solo a consegnare il bene e a mantenerlo idoneo all’uso.
Da ciò consegue che il contratto in esame non rientra tra quelli per cui è obbligatoria l’organizzazione di una procedura concorsuale, e, pertanto, tra le parti vengono in luce solo diritti soggettivi, la cui tutela è affidata al giudice ordinario.
In conclusione le Sezioni Unite affermando il seguente principio: La pubblica amministrazione che procede alla locazione di immobili da adibire alla propria attività istituzionale (nella specie, una ASL per il reperimento di locali da adibire a distretto sanitario territoriale) agisce secondo le regole del diritto privato, anche nel caso in cui facoltativamente indìca una gara per individuare gli immobili stessi. Ne consegue che ogni controversia attinente al contratto di locazione stipulato e/o alla fase precontrattuale concerne diritti soggettivi e, per questo, rientra nella giurisdizione del giudice ordinario”.
Immobile locato dalla PA: la giurisdizione è del giudice ordinario
Con sentenza n. 14185/2015 le Sezioni Unite si sono occupate di una questione di giurisdizione dirimendo un conflitto relativamente ad una procedura di gara indetta dalla ASL per l’individuazione di un immobile da prendere in locazione.
Secondo le Sezioni Unite il contratto di locazione non è riconducibile ai “contratti di fornitura” di cose delle P.A., sia perché la res locata rimane nel patrimonio del proprietario sia perché diversa è la causa del contratto.
Né può considerarsi un contratto di fornitura di servizi giacché il locatore non svolge alcuna attività in favore del destinatario, impegnandosi solo a consegnare il bene e a mantenerlo idoneo all’uso.
Da ciò consegue che il contratto in esame non rientra tra quelli per cui è obbligatoria l’organizzazione di una procedura concorsuale, e, pertanto, tra le parti vengono in luce solo diritti soggettivi, la cui tutela è affidata al giudice ordinario.
In conclusione le Sezioni Unite affermando il seguente principio: La pubblica amministrazione che procede alla locazione di immobili da adibire alla propria attività istituzionale (nella specie, una ASL per il reperimento di locali da adibire a distretto sanitario territoriale) agisce secondo le regole del diritto privato, anche nel caso in cui facoltativamente indìca una gara per individuare gli immobili stessi. Ne consegue che ogni controversia attinente al contratto di locazione stipulato e/o alla fase precontrattuale concerne diritti soggettivi e, per questo, rientra nella giurisdizione del giudice ordinario”.
Recent posts.
Con la sentenza n. 192, pubblicata il 3 dicembre 2024, la Corte Costituzionale si è pronunciata sulla Legge 26/06/2024, n. 86, meglio conosciuta come la legge Calderoli, a seguito dei ricorsi presentati da quattro Regioni: [...]
In tema di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, meglio noto come caporalato, è intervenuta una recente sentenza (n. 43662/2024) della seconda sezione penale della Corte di cassazione, offrendo una rilevante interpretazione in merito all’applicabilità [...]
Supplenza annuale come “prospettiva di insegnamento” che giustifica l’accesso alla carta del docente
Con la sentenza 26.11.2024, il Tribunale del Lavoro di Verona ha riconosciuto il diritto dei docenti con supplenze annuali ad usufruire della Carta del Docente, disponendo la condanna del Ministero dell’Istruzione al risarcimento di una [...]
Recent posts.
Con la sentenza n. 192, pubblicata il 3 dicembre 2024, la Corte Costituzionale si è pronunciata sulla Legge 26/06/2024, n. 86, meglio conosciuta come la legge Calderoli, a seguito dei ricorsi presentati da quattro Regioni: [...]
In tema di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, meglio noto come caporalato, è intervenuta una recente sentenza (n. 43662/2024) della seconda sezione penale della Corte di cassazione, offrendo una rilevante interpretazione in merito all’applicabilità [...]