Donazione indiretta o vendita dissimulante una donazione, la sentenza della Cassazione
La Corte di Cassazione con sentenza del 28 marzo–2 luglio 2014, n. 15095 si è pronunciata su un caso di donazione dissimulata dalla vendita.
Nel caso sottoposto all’attenzione dei giudici di piazza Cavour, i giudici di prime cure, pur avendo accertato la sussistenza di un negozio simulato (vendita dissimulante una donazione), avevano ritenuto che l’atto simulato (vendita) integrasse una donazione indiretta e che, pertanto, ai fini della validità della donazione, negozio effettivamente voluto dalle parti, non fosse necessaria la forma prevista dall’art. 782 cod. civ., essendo sufficiente quella prevista per l’atto di vendita.
Tale valutazione, a parere della Corte di Cassazione, è tuttavia errata, in quanto nel caso di specie non poteva configurarsi una donazione indiretta in quanto non vi era stato alcun versamento del prezzo. Si era in presenza, invece di una donazione dissimulata dalla vendita per la cui validità è richiesta la forma dell’atto pubblico con la presenza di due testimoni.
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