Cambio di sesso: la Cassazione sullo scioglimento automatico del matrimonio
Con l’ordinanza n. 14239 del 6 giugno 2013, la Sezione I Civile della Corte di Cassazione ha sollevato l’eccezione di legittimità costituzionale dell’art. 4 della legge n. 164 del 1982, il quale prevede come effetto automatico del passaggio in giudicato della pronuncia di rettificazione di attribuzione di sesso, lo scioglimento o la cessazione degli effetti civili del matrimonio contratto dal soggetto che ha esercitato tale diritto.
Il contrasto si concretizzerebbe, secondo la I Sezione, in rapporto agli artt. 2 e 29 della Costituzione oltreché agli artt. 8 e 12 della CEDU.
La Corte di Cassazione, nel rimettere la questione alla Corte Costituzionale, sostiene che: “la mancanza di proporzionalità e l’ingiustificata ingerenza statuale appaiono senz’altro ravvisabili, in ordine ai parametri costituiti dagli artt. 8 e 12, in un sistema che non offre alcuna alternativa ai coniugi, determinando una netta e definitiva soluzione di continuità tra passato e presente della relazione coniugale e decretandone la irreversibile caducazione”.
Cambio di sesso: la Cassazione sullo scioglimento automatico del matrimonio
Con l’ordinanza n. 14239 del 6 giugno 2013, la Sezione I Civile della Corte di Cassazione ha sollevato l’eccezione di legittimità costituzionale dell’art. 4 della legge n. 164 del 1982, il quale prevede come effetto automatico del passaggio in giudicato della pronuncia di rettificazione di attribuzione di sesso, lo scioglimento o la cessazione degli effetti civili del matrimonio contratto dal soggetto che ha esercitato tale diritto.
Il contrasto si concretizzerebbe, secondo la I Sezione, in rapporto agli artt. 2 e 29 della Costituzione oltreché agli artt. 8 e 12 della CEDU.
La Corte di Cassazione, nel rimettere la questione alla Corte Costituzionale, sostiene che: “la mancanza di proporzionalità e l’ingiustificata ingerenza statuale appaiono senz’altro ravvisabili, in ordine ai parametri costituiti dagli artt. 8 e 12, in un sistema che non offre alcuna alternativa ai coniugi, determinando una netta e definitiva soluzione di continuità tra passato e presente della relazione coniugale e decretandone la irreversibile caducazione”.
Recent posts.
Un lavoratore è stato licenziato per giusta causa dalla sua azienda dopo che, al fine di giustificare dei suoi giorni di assenza dal luogo di lavoro, aveva presentato un certificato medico falso. A tal proposito, [...]
Con la sentenza n. 192, pubblicata il 3 dicembre 2024, la Corte Costituzionale si è pronunciata sulla Legge 26/06/2024, n. 86, meglio conosciuta come la legge Calderoli, a seguito dei ricorsi presentati da quattro Regioni: [...]
In tema di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, meglio noto come caporalato, è intervenuta una recente sentenza (n. 43662/2024) della seconda sezione penale della Corte di cassazione, offrendo una rilevante interpretazione in merito all’applicabilità [...]
Recent posts.
Un lavoratore è stato licenziato per giusta causa dalla sua azienda dopo che, al fine di giustificare dei suoi giorni di assenza dal luogo di lavoro, aveva presentato un certificato medico falso. A tal proposito, [...]
Con la sentenza n. 192, pubblicata il 3 dicembre 2024, la Corte Costituzionale si è pronunciata sulla Legge 26/06/2024, n. 86, meglio conosciuta come la legge Calderoli, a seguito dei ricorsi presentati da quattro Regioni: [...]