Il Giudice di Pace ha condannato il Comune a pagarmi, come procedo per ottenere quanto mi spetta?
Egregio Professore,
qualche anno fa ho impugnato al Giudice di Pace una multa , in quanto mi era stato notificato un verbale relativo ad una moto che avevo venduto da qualche tempo. Considerate le lungaggini della giustizia italiana, dopo quasi tre anni, il Giudice di Pace ha annullato il verbale e condannato il Comune a pagare 300 euro. So che non sono molti soldi, ma per una questione di principio vorrei sapere come farmi pagare.
La ringrazio cordialmente.
__________
Egregio Signore,
la sentenza del Giudice di Pace con la condanna al pagamento di 300 euro in Suo favore costituisce di per sé “titolo esecutivo” nel senso che la legittima a richiedere i soldi al Comune e di procedere ad esecuzione forzata qualora il Comune non volesse adempiere spontaneamente al pagamento.
Dovrà, quindi, in primo luogo portare a conoscenza del Comune la sentenza secondo quanto disposto dal Codice e cioè provvedere a notificare tramite ufficiale giudiziario la sentenza munita di un timbro che la rende esecutivo.
Successivamente, dovrà aspettare 120 giorni dalla notifica affinchè il Comune La contatti per pagare il dovuto in quanto non può essere iniziata l’esecuzione nei confronti delle Pubbliche Amministrazioni nella pendenza del termine anzidetto. (L’art. 14 comma 1° D. L. n. 669/96 prevede che “le amministrazioni dello Stato e gli enti pubblici non economici completano le procedure per l’esecuzione dei provvedimenti giurisdizionali e dei lodi arbitrali aventi efficacia esecutiva e comportanti l’obbligo di pagamento di somme di danaro entro il termine di centoventi giorni dalla notificazione del titolo esecutivo. Prima di tale termine il creditore non ha diritto di procedere ad esecuzione forzata nè alla notifica di atto di precetto”).
Decorsi i famosi 120 giorni , nell’ipotesi in cui il credito non sia stato soddisfatto, dovrà rivolgersi ad un legale al fine adottare tutte le azioni giudiziarie utili volte al recupero del Suo credito, e quindi mettere in esecuzione la sentenza di condanna.
Cordiali Saluti
Sergio Scicchitano
Il Giudice di Pace ha condannato il Comune a pagarmi, come procedo per ottenere quanto mi spetta?
Egregio Professore,
qualche anno fa ho impugnato al Giudice di Pace una multa , in quanto mi era stato notificato un verbale relativo ad una moto che avevo venduto da qualche tempo. Considerate le lungaggini della giustizia italiana, dopo quasi tre anni, il Giudice di Pace ha annullato il verbale e condannato il Comune a pagare 300 euro. So che non sono molti soldi, ma per una questione di principio vorrei sapere come farmi pagare.
La ringrazio cordialmente.
__________
Egregio Signore,
la sentenza del Giudice di Pace con la condanna al pagamento di 300 euro in Suo favore costituisce di per sé “titolo esecutivo” nel senso che la legittima a richiedere i soldi al Comune e di procedere ad esecuzione forzata qualora il Comune non volesse adempiere spontaneamente al pagamento.
Dovrà, quindi, in primo luogo portare a conoscenza del Comune la sentenza secondo quanto disposto dal Codice e cioè provvedere a notificare tramite ufficiale giudiziario la sentenza munita di un timbro che la rende esecutivo.
Successivamente, dovrà aspettare 120 giorni dalla notifica affinchè il Comune La contatti per pagare il dovuto in quanto non può essere iniziata l’esecuzione nei confronti delle Pubbliche Amministrazioni nella pendenza del termine anzidetto. (L’art. 14 comma 1° D. L. n. 669/96 prevede che “le amministrazioni dello Stato e gli enti pubblici non economici completano le procedure per l’esecuzione dei provvedimenti giurisdizionali e dei lodi arbitrali aventi efficacia esecutiva e comportanti l’obbligo di pagamento di somme di danaro entro il termine di centoventi giorni dalla notificazione del titolo esecutivo. Prima di tale termine il creditore non ha diritto di procedere ad esecuzione forzata nè alla notifica di atto di precetto”).
Decorsi i famosi 120 giorni , nell’ipotesi in cui il credito non sia stato soddisfatto, dovrà rivolgersi ad un legale al fine adottare tutte le azioni giudiziarie utili volte al recupero del Suo credito, e quindi mettere in esecuzione la sentenza di condanna.
Cordiali Saluti
Sergio Scicchitano
Recent posts.
Un lavoratore è stato licenziato per giusta causa dalla sua azienda dopo che, al fine di giustificare dei suoi giorni di assenza dal luogo di lavoro, aveva presentato un certificato medico falso. A tal proposito, [...]
Con la sentenza n. 192, pubblicata il 3 dicembre 2024, la Corte Costituzionale si è pronunciata sulla Legge 26/06/2024, n. 86, meglio conosciuta come la legge Calderoli, a seguito dei ricorsi presentati da quattro Regioni: [...]
In tema di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, meglio noto come caporalato, è intervenuta una recente sentenza (n. 43662/2024) della seconda sezione penale della Corte di cassazione, offrendo una rilevante interpretazione in merito all’applicabilità [...]
Recent posts.
Un lavoratore è stato licenziato per giusta causa dalla sua azienda dopo che, al fine di giustificare dei suoi giorni di assenza dal luogo di lavoro, aveva presentato un certificato medico falso. A tal proposito, [...]
Con la sentenza n. 192, pubblicata il 3 dicembre 2024, la Corte Costituzionale si è pronunciata sulla Legge 26/06/2024, n. 86, meglio conosciuta come la legge Calderoli, a seguito dei ricorsi presentati da quattro Regioni: [...]